lunedì 23 luglio 2018

#LastWeekly 22

Altro lunedì, altro giro, altra corsa. Tra l'altro oggi ho anche iniziato prima a lavoro, quindi si prospetta un lunedì luuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuunnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnnggggggggggggggggggggggggggggggggghhhhhhhhhiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiissssssssssiiiiiiiiimmmooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo. Andiamo.

L'immagine - anzi, LE immaginI, al plurale di 'sta settimana vengono dal mondo fatato di Twitter, cliccando qui andate al tweet originale, che consiglio.


Tra l'altro mi viene da bestemmiare fortissimo perché una casa editrice (una casa editrice, di quelle che pubblicano i libri!) ha scritto "millenialS", con la S finale. Madonna madonna madonna.

Ma ora andiamo di playlist. Anche questa settimana ho voluto provare a farla più tematica, e ci sono riuscito quasi al 100%.
Il tema di questa settimana è la musica elettronica avantgarde - o d'avanguardia, non so come chiamarla. Anche perché non significa granché, un casino di cose diverse possono rientrare lì dentro. Però nonostante tutto è una cosa ben precisa. È fondamentalmente l'avant pop di cui parla il Club to Club - sempre sia lodato. Comunque dicevo, pensavo di esserci riuscito e poi ho mandato tutto in pappa con l'ultima traccia della playlist. Ma sticazzi, anche se l'house non è avantgarde, quella traccia è comunque stupenda. Quindi bene così.

Helena Hauff - Qualm
Nuova scoperta. Non assicuro che tra due mesi avrò la stessa buona opinione che ho adesso, ma non fa niente.
ACT! - Wish
Questa non c'era da nessuna parte, ma mi rendo conto che forse è solo perché tra nome dell'artista e nome della traccia c'è di che confondere Google. Comunque il quartetto di canzoni che parte da questa e finisce con Aïsha Devi è quello che meglio rappresenta cosa può essere il concetto di avantgarde. Oddio, in realtà non è vero, più o meno fino alla terzultima.
Kate NV - кто WHO
Anche questa ascoltata pochissimo ma le impressioni sono ottime. Meditativo, ipnotico, alienante. Pure i titoli sono incomprensibili.
Lucy - Starving the Mind
La traccia migliore di una compilation ottima. Il sottotitolo è programmatico: Contemporary Italian Electronic Music. Comunque il crescendo di 'sto pezzo è splendido.
Aïsha Devi - Hyperlands
Questa su Youtube non c'era. Comunque disco fantastico.
Fauxe - Gaut
Non c'era neanche questa. Nell gruppo Facebook elitarissimo in cui l'ho trovata il tipo la introduceva con un laconico "if you need a banger in your djsets". Il concetto di banger a questo punto è labile, ma il pezzo mena comunque fortissimo.
SOPHIE - Ponyboy
La regina. Se questo è il pop del futuro, voglio fare come Fry di Futurama e venire fuori quando questo è tutto quello che sentiremo alla radio.
Amnesia Scanner - AS A.W.O.L.
Questa era facile da immaginare. Esce un nuovo pezzo degli Amnesia Scanner? Finisce nella playlist.
Lorenzo Senni - The Shape of Trance to Come (Tale of Us Remix)
L'aneddoto relativo a questo pezzo mi risulta molto simpatico. Il giorno che è uscito, nel gruppo fb di cui sopra, la gente si incazzava perché appunto, è poco distorto, è poco grezzo, è poco Lorenzo-Senni-like. Però a me sembra una bombetta nonostante si tratti di house vera e propria. E quindi ecco, non vorrei mai far parte di quel pubblico talebano che se una cosa non è sempre e solo di quel genere lì allora la disprezzo. Kamasi Washington è bravo, non è che siccome fa una cosa che piace invece di fare il duro&puro va tagliato fuori dalla cerchia degli iniziati. Idem dicasi il buon Lollo Senni.
A. A. L. (Against All Logic) - Some Kind of Game
E a proposito di musica house. Se questo non è il maestro di oggi, allora non esiste nessun maestro. Che pezzo di gesù cristo incoronato re della festa e cosparso di amaro del capo. Nicolino ti amo.

Come da tradizione, cliccate qui per andare sulla playlist Spotify, mentre qui sotto c'è il #LastWeek.



Bonus signori, sono arrivati i bonus. Affiliamo coltelli, ripariamo ombrelli e cucine a gas.
Parte non-video affidata a Kim Hyun-Jung, che fa cose bellissime. Fonte (lo so, è il mio tumblr, ma mi pesa il culo). Ah, potere alle donne, sempre.





Settore video: ieri mattina ho beccato il video di Liv Taylor da Stephen Colbert e, dopo la tenerezza, mi è preso lo schizzo di trovare altri momenti del Colbert che fa il nerdone su Tolkien. E quindi.






E soprattutto questo


E con questa nota nostalgica, di quando la parola "nerd" significava ancora qualcosa, vi do l'arrivederci alla prossima settimana.

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