mercoledì 5 novembre 2014

Sindrome di Stoccolma: Lucca Comics and Games 2014

Titolo molto azzeccato stavolta, mi faccio pat-pat sulla spalla da solo.

Dopo diversi anni d'assenza sono stato al #LuccaCG14, come lo chiamerò d'ora in poi per comodità. Non avevo in programma d'andarci principalmente perché sono povero in canna e per andarci bisogna muoversi con largo anticipo a meno che non si abiti al nord, e io modestamente al nord non ci abito. Polentoni bastardi privilegiati dalla geografia. Non avevo intenzione di andarci se non fosse che la mia consorte ha avuto l'inopinata idea di concertare sforzi organizzativi ed economici per mandarmici. Chiaramente, se non è il miglior regalo di sempre, rientra quantomeno nella top 3, ma proprio a mani basse. Fatto sta che a 'sto #LuccaCG14 ci sono andato l'1 e il 2 novembre, ovvero gli ultimi giorni.
Gli ultimi due giorni, che per Lucca notoriamente capitano di sabato e domenica, sono i giorni peggiori per esserci, quelli con più pubblico. E, considerati i numeri di quest'anno, non potete neanche immaginare cosa sia stato il sabato a mezzogiorno a piazza Napoleone. Anzi, eccovela. E gli ultimi due giorni sono quelli che rendono possibile l'andare al padiglione Panini (ho dovuto lavarmi la colpa di dosso dopo averlo fatto) e sentirti dire "abbiamo finito tutte le copie sia di Papernovela che di Original Sin".
Ad ogni modo, non è che posso fare lo schizzinoso, quindi la cosa è andata così:

Primo giorno: vengo accolto da questo tipo di folle, la sensazione è di per sé brutta ma persisto. Padiglione degli editori di piazza Napoleone, un salto velocissimo al padiglione dei games, un salto nei padiglioni delle fumetterie per vedere che ormai non si trovano più le occasioni di qualche anno fa e a quel punto è meglio sostenere le fumetterie locali che i soldi per andare a Lucca non li hanno, incontrare amiki di forum e amiki di università, sbavare per un paio di minuti dietro una cosplayer di Sakura e tornare all'attacco al padiglione degli editori, che lì gli sconti li facevano, di tanto in tanto. Nel frattempo, in mattinata ho fatto la fila per avere gli autografi di Brian K. Vaughan e Fiona Staples (in un contesto infernale: circa mezzogiorno, sotto il sole, in una strada completamente stracolma di gente che si sentiva male per il caldo e con le ambulanze che dovevano passare. Scene da degrado urbano se solo non ci fosse stata saltuariamente qualche parrucca di colore stranissimo sbucare dal nulla), di Immanuel Casto (ragazzi, di Squillo oltre al fumetto ha fatto anche il preservativo - comprati entrambi, chiaramente), Paco Roca, Nicolò Pellizzon, Gipi e un acquarello strepitoso di Chloé Cruchaudet. Il bello è che per tutti questi la fila è stata totalmente nulla rispetto a quella di Vaughan. Per Gipi ho aspettato dieci minuti scarsi mentre faceva un gran bel disegno sulla copia di qualche fortunato acquirente e sono pure riuscito a scambiarci due battute, la Cruchaudet me l'ha firmato appena sono arrivato, Pellizzon me l'ha praticamente consegnato già fatto e quello di Paco Roca manco lo volevo, ma quando ce l'hai davanti e ha appena finito un altro volume non puoi rifiutare.

Secondo giorno: dovendo effettuare solo acquisti su commissione per gli amici, mi sono fatto un bel giro nella zona games, ho sfanculato la Japan Town perché una fila di 200 metri non s'affronta, ho visto la zona a tema Assassin's Creed - eccezionale, una delle rare forme di promozione che avrebbe potuto influenzare direttamente l'acquisto del gioco se solo avessi avuto la ps4 -, sono andato a fare le compere per gli amici, sono stato 10 minuti buoni a sentire una band fare cover ska delle sigle dei cartoni e addirittura sono riuscito a vedere le mostre che c'erano al Palazzo Ducale - stupende quelle su Dell'Otto e Araki, molto bella quella su The Walking Dead - cosa che non avrei immaginato neanche nel sogno più roseo.

È una manifestazione bellissima: mentre la band ska suonava, mi sono guardato intorno e vedere quaranta-cinquantenni ignorare bellamente i figli per cantare la sigla di Uforobot è una cosa che non può fare che bene al cuore. Poi finalmente possiamo vantare un evento di notevole caratura di cultura pop in Italia, cosa che non ci è mai riuscita e questa è l'unica eccezione. E poi è ormai a tutti gli effetti un'istituzione, è l'equivalente per il mondo del fumetto di quello che il Primavera è per la musica indie, se ti piace ci vuoi andare.
Però davvero, ormai ci va troppa gente. E non è una lamentela tipo "ormai è mainstream", non mi permetterei mai di lamentarmi per una cosa del genere, ma il fatto è che folle di questo tipo per una situazione come quella del centro storico di Lucca sono assolutamente ingestibili e controproducenti. Il sabato pomeriggio sono stati costretti a limitare gli accessi al padiglione di piazza Napoleone e a quello dei games perché dentro c'era troppa gente. Non voglio suggerire come e se ripensare alla location perché non sono in grado di farlo e non voglio farlo, ma ci si potrebbe pensare. E non voglio neanche dare la colpa ai games per questo "degrado" (e parlare di degrado è molto coraggioso, considerando i 240.000 biglietti strappati), visto che cose come i games e i cosplay sono state parte integrante del successo di Lucca, tanto quanto la presenza di Hollywood ha reso il Comicon di San Diego quello che è, con la differenza che Lucca dà ancora importanza ai fumetti.
Due parole sull'audience, in particolare quello giovane. Non avevo mai realizzato la portata dei danni che i doppiaggi di Italia 1 avrebbero apportato sui giovani. Ho avuto diversi esempi di bimbi che parlavano come i cartoni animati e, quando ne sono stato testimone, ho pensato che in fin dei conti era una cosa che ci poteva stare, ma vedere 15-16enni che fanno lo stesso è abbastanza destabilizzante. Quand'è che si è passati ad avere un bisogno così preponderante di farsi notare da qualcuno? La scena più agghiacciante di tutte è stata una ragazza (che mi sembrava pure abbastanza cresciuta, ma spero di sbagliarmi) che ha detto a voce alta una cosa tipo "Oddio, sto intravedendo Zerocalcare, sono la persona più felice del mondo". Ora, non è per fare il radical chic di stocazzo o per sminuire il buon Zero, però a tipo 5 metri avevi Vaughan, a 20 c'era Igort e a 21 c'era Gipi. Altro che Calcare, a cui pure si vuole bene (e se la Bao si muovesse a farmi arrivare Dimentica il mio nome gliene si vorrebbe anche di più).

Avrei voluto scrivere un post più articolato ma, alla fine, chi è stato a Lucca sa già com'è e non c'è grande bisogno dell'ennesimo report.

Avevo pensato a fare pure delle premiazioni agli annunci (premiazioni parzialissime perché non sono stato capace di trovare gli annunci di tutte le case editrici che mi potevano interessare e perché di molte cose non me ne frega un cazzo), e quindi procediamo. Ah, aspettatevi una grande presenza della Panini nelle categorie meno onorevoli.

Truffa più grande di Lucca: la variant di PK Giant (in realtà tutte le variant sono delle truffe e delle cose da estirpare dal mercato, ma questa è veramente la più clamorosa che mi sia mai capitato di vedere. Uno scandalo vero e proprio).
Annuncio più inutile: le figurine Panini saranno disponibili anche in fumetteria. Questa è dura da battere.
Annuncio più LOL: un artbook di Death Note all'agile prezzo di 79€. Ve lo scrivo a lettere: SETTANTANOVE EURO. Alla Panini sanno come non farci annoiare.
Annuncio più KITEMMURT: Hip Hop Family Tree alla Panini. Anche questo è difficile da battere.
Annuncio più curioso: non sono certo della veridicità della cosa, ma diverse persone mi hanno riferito che avranno a che fare con Dylan Dog sia Ratigher che Nicolò Pellizzon.
Annuncio più :/ : Sex Criminals alla Bao. Niente da dire sulla Bao, ma questo significherà un'edizione simile a quella di Saga: bellissimo oggetto ma prezzo decisamente troppo alto. Continuerò a comprarlo in lingua, riservando l'acquisto del primo volume italiano in caso di eventuale presenza a qualche fiera di quella persona meravigliosa che è Matt Fraction.
Annuncio più prevedibile ma nonostante questo più fomentante: la Dynit distribuirà al cinema il nuovo film di Ghost in the Shell. Non Arise, dico proprio al nuovo film che stanno ancora sceneggiando. Erezioni.

E, attenzione, ecco il momento tanto atteso!

Annuncio migliore: Building Stories di Chris Ware alla Bao (c'è seriamente da far festa). Secondo classificato, la ristampa completa di Dr. Slump e Arale dalla Star Comics. Terzo classificato: Rocket Girl alla Bao. Gli altri in nomination: la Goen che pubblica la nuova serie sceneggiata da Masamune Shirow e disegnata da Koshi Rikudo (!), la nuova raccolta di storie brevi di Hirohiko Araki, sempre la Goen che si è presa la nuova serie di Shinichi Hiromoto, la ristampa formato Bonelli di Hellblazer, la ristampa di Maison Ikkoku, il volume speciale su Chopperman.

Infine, tutta una serie di tweet che ho scritto durante la manifestazione.
Lucca file, Comics & Games.
Lucca ambulanze, Comics & Games.
Doppietta di punti di vista: Lucca Comics & Comics & gente che parla dei Games (io)/Lucca Games & Games e un sacco di gente che va ai Comics chissà perché (molti altri).
Finalmente una cicciona che fa un cosplay adatto a lei scegliendo Ursula de La sirenetta. Brava, ce ne vorrebbero di più copme lei.
Proponiamo un ddl che proibisca i cosplay di fumetti sul basket che non abbiano scritto SHOHOKU sulla canotta. Seriamente.
Standing ovation (LOL) per il paraplegico che ha fatto il cosplay di Clara di Heidi.
Ma soprattutto, la frase più ricorrente per tutta la fiera:
Belle tettBEL COSTUME