sabato 28 marzo 2009

Kill yourself, do it quick, do it fast.



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Ci si fa parecchio male.
Ultimamente sta monopolizzando i miei ascolti, oltre a un altro disco, di cui parlerò più avanti in maniera abbastanza approfondita (spero).
Buona fortuna.

sabato 7 marzo 2009

Gli occhi e la mente

Sono appena tornato da vedere Watchmen. Quindi se avete amor proprio, quindi avete intenzione di leggere il fumetto, magari prima di vedere il film, evitate di leggere, perchè esprimermi senza spoiler, almeno in questo caso, proprio non mi riesce.
E non metto uno SPOILER prima di qualcosa, cazzi vostri. E vi assicuro che mi dispiacerebbe che vi rovinaste il libro più bello mai scritto, quindi magari chiudere il blog, andate in libreria e spendete i soldi, mortacci vostri.


Ero entusiasmato dall'attesa. Nelle ore precedenti all'entrata nel cinema, mentre facevano i trailer, mentre prendevo posto, mi mangiavo le unghie.
Nonostante questo, ero partito dall'idea che avrei visto una cosa che mi avrebbe deluso. Ma questo da quando ho saputo che avrebbero fatto il film, non da quando ho visto il trailer o chissà che.
E' un pò come V For Vendetta o Sin City, ti rendi conto che le possibilità che si potesse fare una cosa pari al fumetto, o comunque degna, erano minimissime, quasi nulle. Con Watchmen, però, le possibilità non erano "quasi" nulle. Non c'erano e basta. E' come quando, chessò, vai coi pattini la prima volta. Cadi, è inevitabile. La stessa cosa. Decidi di fare un film di Watchmen. Sai già di tuo che non sarà neanche paragonabile all'opera madre. E' inevitabile. Ma questo per il semplice motivo che Watchmen è nato, concepito e sviluppato per quello che è, una storia scritta, narrata con disegni e nuvolette, sviluppata con vignette e didascalie, intermezzata da libri e giornali. E' una storia che, per essere raccontata, ha bisogno di sfruttare tutte le sue componenti e possibilità, dalla scrittura fisica al personaggio più insignificante. E' un'opera mastodontica per portata intellettuale, complessità e completezza del quadro. Per leggerlo hai bisogno di tempo, tempo necessario per leggere fisicamente quello che c'è scritto nelle 350 e rotti pagine, oltre che tempo per fermarti a riflettere, fermarti a elaborare, fermarti a contemplare.
Io ci ho messo più di un giorno continuato.
Un film dura due ore.

Limite evidente, converrete.
Ed è per questo che le mie aspettative erano sotto lo zero. Ma allo stesso tempo tanto era l'affetto per il fumetto (inteso come essersi affezionato, non come voler bene), che non vedevo l'ora di vedere Nighthawk, Silk Spirit, il Comico e quegli altri tre in carne e ossa, sentire la loro voce.

Tornando al film.
Capisci subito di stare per vedere qualcosa di speciale. Dalla prima presentazione, da quel giallo canarino falso, capisci subito che questo non è Spider Man o qualche altra merda presa dai fumetti, chessò, Superman. E' qualcosa di diverso. E allo stesso tempo capisci che c'è qualcosa di diverso da quello che ti aspettavi. L'inizio delle due opere non coincide, ci sono aggiunte.
Ed è tutta qua la questione, tutta nelle aggiunte o nelle omissioni.
Di per sè il film è impeccabile. Assolutamente fantastico, nella sua fedeltà. E' il film più fedele che abbia visto insieme a 300, dello stesso regista, per quanto come spessore si passi dal Congo a Saturno. Le scene sono spesso emozionanti per la fedeltà estrema, vedi davvero i personaggi che si muovono, le luci che animano i paesaggi. Da questo punto di vista è quanto di meglio ci si potesse aspettare.

Ma.
Ma.
Ma. Ma il fatto è che, come detto, il film dura due ore. Perdipiù, per quanto fosse possibile farlo solamente in America, il film è distribuito nelle sale americane. In quanto è possibile farlo solo in America, quindi con dispendi importanti e rischi altrettanto importanti, la distribuzione è massiva. Quindi, e qui casca l'asino, deve piacere al pubblico. Con tutto quello che ne consegue. Sangue, cazzotti, velocità, viulenza, un pizzico di buonismo che non guasta mai, nonostante si parli del film della frase "puttane e politici mi guarderanno dal basso sussurrandomi <> e io risponderò <>."
I tagli di cui parlo sono quelli fatti alla storia, per la verità non importanti, ma fondamentali nella costruzione di un capolavoro. Che effetto avrebbe fatto un Canova senza la perfezione assoluta delle forme? Ecco, ci siamo. Togliere, per dire, la storia dello psicologo, togliere tutta l'importanza della guerra fredda riducendola sullo sfondo, senza nuvolette che urlano, che PRETENDONO attenzione, è come toglierla, farla vedere solo ai pochi fruitori di cinema attenti rimasti oggi; togliere le battute razziste e filo-fasciste è deturpare l'ambientazione, al pari del togliere l'importanza dei graffiti.
Togliere il finale "mostruoso", per metterne uno del genere, si, può essere una buona idea, da proporre al pubblico per evitare certe crudezze che dopo un film del genere, ma è snaturare il messaggio che si intende lanciare.
Il "CE L'HO FATTA!" sulla fine del libro, liberatorio, delucidatore, capitale, è a mio parere uno dei momenti più alti dell'arte tutta, in ambito letterario/cinematografico pari solo al "VOGLIO VIVERE!", per quanto le situazioni siano bè, abbastanza diverse. Toglierlo, ecco, semplicemente non si può.

Però, chiariamo. Il film è un film ottimo. Come ho già detto ai miei compagni d'avventura, come film, obiettivamente, tralasciando la sceneggiatura da dove venga, è egregio, da 8/8.5.
E' che comunque si notano le mancanze.
Cioè, sono anche troppo evidenti, in primis il finale, che io ho trovato a volte di cattivo gusto se non proprio inappropriato e fuori luogo, lancia il messaggio sbagliato senza che ce ne fosse bisogno.

Non so se consigliarvelo o meno, il consiglio è sempre quello. Se l'avete letto, andate. Se non l'avete letto e siete lobotomizzati/con un quoziente intellettivo minore a 50/guardate mtv/ascoltate i Guns'n'Roses, andate, è meglio vedere un film che leggere un libro. Se non l'avete letto e siete persone normali, aspettate il dvd e spendete dei soldi per leggerlo, sono spesi benissimo; e nel dvd ci sarà anche la versione integrale.

Sono ancora confuso, scusate.