martedì 26 ottobre 2010

Elegance

E' un periodo che sto molto scazzato e, volendo esagerare, anche un po' depresso.
Lungi da me consigliare o parlare di libri: non sono così intellettuale e colto da poter distinguere un buon prodotto da un prodotto meno buono. Quindi non lo farò.

In questi ultimi giorni mi sta tenendo compagnia un anime molto elegante (scusate la ripetizione), rilassante, ma non per questo meno profondo e intimo: Bartender.
Come avrete intuito, è ambientato in un bar, e la presenza fissa della serie è appunto il barista, il bartender. Questa però non è altro che una presenza, non è il fulcro della vicenda. Ogni puntata, perlomeno stando a dove sono arrivato io, narra la vicenda di un personaggio diverso, dalla nipote nostalgica al manager, che per un motivo o per un altro trova rifugio nell'Eden Hall e conforto in uno dei cocktail o dei drink preparati dal bartender. Il vero protagonista infatti è proprio l'alcohol, in tutte le sue declinazioni e in tutti i suoi gusti. Ed è per questo motivo, infatti, che nell'anime non si lesina assolutamente della per niente occulta pubblicità ai marchi più eccellenti, dalla vodka SKYY al Disaronno, che credo saranno stati ben contenti di sganciare quattrini, vista l'ottima pubblicità che gli si fa. Inoltre poi alla fine di ogni puntata c'è anche la "ricetta" per preparare il cocktail padrone della puntata appena conclusa.
Insomma, non c'ho molta voglia di scrivere, quindi vi lascio il link e buona notte, vedetevela voi perchè vale la pena.

La serie, ancora inedita in Italia, è tradotta dai Karanaze Italian Fansub:
Karanaze Italian Fansub - Bartender



Mi raccomando, non fatevela scappare.
Poi, soprattutto, una volta finita la puntata avrete una voglia matta di metter su un disco di buon jazz. Ed è una sensazione impagabile.

sabato 2 ottobre 2010

Loverman

Ancora pubblicità, ma stavolta musicale.


(se volete la copertina in una risoluzione maggiore, andate qui)

Loverman - Human Nurture

Non starò qui ad introdurveli io come ho fatto in diversi forum e su Facebook paragonandoli al Teatro Degli Orrori e definendo li come una loro versione migliore e più incazzata e dark. E' sempre valida questa cosa, però può essere anche un pò sviante.
Per cui, vi posto un articolo (articolo grazie al quale li ho scoperti anche io, per altro) ben più esaustivo di quanto potrei esserlo io per chiarirvi le idee:
Vade retro Loverman (Panopticon Mag).

Gruppo che, come detto nell'articolo, non ha pubblicato niente se non un singolo e un EP (anche se si trova una canzone non compresa in nessuno di essi, misteri della vita), se continuano a mantenere lo standard dei suddetti, all'uscita dell'album potrebbero spaccare la scena, e la cosa mi attizza particolarmente. Ah, si. L'EP è mixato da Joe Barresi, non so se mi spiego.
Vi lascio gli unici due video che si trovano e poi il download.
Crypt Tonight (prima traccia dell'EP)
Barbs live @HOXTON BAR AND KITCHEN (non preoccupatevi, la qualità è buonissima e il montaggio del video anche meglio)
Loverman download

lunedì 27 settembre 2010

C'hai 20 anni, che vai facendo?

Negli ultimi tempi, ma in particolare negli ultimi giorni, sto leggendo diversi fumetti. Inoltre sempre più spesso quando ho un attimo di tempo mi metto sulle scan inglesi e mi metto a tradurre robe. Ci sto dando dentro, insomma.
E la cosa bella è che sto leggendo opere che mi soddisfano sempre. Ovviamente non parlo di robe tipo Soul Eater o Naruto o chissà quale altra cagata shonen mazzate-allenamento-mazzate-riprendersi-allenamento-mazzate-pausa-boss finale-conclusione. Parlo di robe serie.

E questo post nasce un pò dalla voglia di fare pubblicità, per una volta.
In primis, quello che secondo me è il più valoroso team di scanlation in lingua italiana: le Post-Tamago Translations. Questo è un team che praticamente mi ha cresciuto, nel senso che è stato il primo che ho conosciuto e seguito, e rilasciava già da qualcosa come 5-6 anni fa progetti di enorme fattura. Se a 15 anni cominci a leggere, oltre alle uscite cartacee, Beck, Pluto, Suicide Club, le storie brevi di Sadamoto e di Shin Takahashi beh, è un bel crescere. Poche settimane fa ho scoperto che sono ancora in attività e che iniziano nuovi progetti, non vi dico la felicità. Poi molti di questi progetti sembrano pure interessanti.
Ecco, purtroppo hanno un grosso difetto: quello di lasciare spesso sospesi i progetti che iniziano. E spesso i progetti che iniziano, l'ho già detto ma meglio ripeterlo una volta in più, sono clamorosi. Penso a cose eccezionali come Helter Skelter, come Believers o come Me & The Devil Blues che, seppur magari progetti brevi, di uno-due volumi o poco più, sono lasciati con pochi capitoli all'attivo. Certo, c'è sempre la combo MangaUpdates+Stoptazmo che risolvono i problemi, però comunque leggere certe cose in italiano fa sempre più piacere.

Altre due realtà interessantissime sono dei blog di due "amici di forum" che hanno deciso di mettersi in proprio con una quantità limitata di progetti, probabilmente per garantire una regolarità più precisa.
Il primo (in ordine cronologico) è Mondo 12, gestito appunto da Sensei12. Per il momento gli unici progetti sono Bambino!, intrigante serie sulla cucina, completata in Giappone in 15 volumi e da cui è stato anche tratto un drama(una serie cioè con attori in carne e ossa) e Arakawa Under The Bridge, serie comica stavolta ancora in corso in patria e arrivata adesso a 10 volumi. Quest'ultima non ho ancora potuto leggerla, ma Bambino! lo consiglio, è veramente ottimo.

L'altro blog è del sensei Abu, Kanran Traduzioni Spa, nato da pochissimo. Nato probabilmente in concomitanza con l'annuncio della serializzazione di una seconda serie di Genshiken, che il gestore del blog intendeva serializzare. I progetti che infatti vi si troveranno, perlomeno per il momento, saranno appunto questa seconda serie di Genshiken (ancora non iniziata in Giappone, diamo tempo al tempo) e GIN TO KIN - ARGENTO E ORO di Nobuyuki Fukumoto (autore di cui ho letto davvero pochissimo ma che da quel poco mi ha esaltato tremendamente), di cui è già disponibile il primo capitolo.

A questo punto MI faccio pubblicità.
Questo è il forum del team per cui "lavoro" come traduttore, questo (cliccare qui) è il link.


E facciamo tanti bei progetti :D
Io personalmente traduco/tradurrò Worst (shonen fenomenale, altro che le jumpate), Homunculus (LOL), Dragon Head, un paio di progetti brevi di Tsutomu Takahashi, e sto per iniziare a tradurre tutto quello che trovo di Jiro Matsumoto e Billy Bat, come progetti più immediati, poi si vedrà.
Buona lettura.

venerdì 10 settembre 2010

We're so small and useless

Usate come colonna sonora questa canzone (purtroppo è lunga e l'hanno dovuta dividere in due video) e ammirate le immagini meravigliose del link sottostante.




Questo è il link:
ESO - Top 100 Images

A costo di ripetermi, siamo veramente piccoli e inutili. Ridicoli anche, se penso al nostro continuo atteggiarci.

lunedì 30 agosto 2010

Sayonara

Sono successe tante cose in questo mese passato dall'ultimo post. Tante.
E' uscito il disco degli Arcade Fire, saliscendi relazionali, il diRockato, tante tante cose che non starò qui ad elencare. Però di tante cose, come al solito, è una quella che di solito rimane più impressa.
E anche questa volta è un decesso.

Riporto di seguito la lettera lasciata dal Signor Satoshi Kon prima di lasciare il nostro sudicio mondo.


18 Maggio di quest’anno, un giorno che non potrò mai dimenticare.
Un cardiologo del Musashino Red Cross Hospital ha formulato la seguente diagnosi:
"Si tratta di cancro al pancreas all’ultimo stadio, che si è già esteso con diverse metastasi ossee.
Le rimangono al massimo sei mesi di vita".
Io e mia moglie lo ascoltammo assieme. Era una sorte così grave e inaspettata che entrambi riuscivamo appena a sostenerla.
Ero abituato a pensare, in tutta onestà, che "non posso farci nulla se muoio da un giorno all'altro". Ciononostante, è accaduto tutto così improvviso.

Di sicuro, c'erano stati dei segnali. Due o tre mesi prima avevo avuto forti dolori in diversi punti della schiena e all'inguine; avevo perso forza nella gamba destra e mi riusciva difficile camminare, per questo andavo da un agupunturista e da un chiropratico, senza che però mi sentissi meglio. E quindi dopo essermi sottoposto a una risonanza magnetica, a un PET-CT e ad altri strumenti di precisione, giunse l'improvviso annuncio del poco tempo che mi rimaneva.
Era come se la morte mi fosse giunta alle spalle prima ancora che potessi rendermene conto, e non c'era assolutamente niente che io potessi fare per cambiare le cose.

Dopo la diagnosi di cancro io e mia moglie valutammo ogni tentativo possibile di estendere la mia vita. Era letteralmente una questione di vita o di morte. Ricevemmo il supporto di amici fedeli e di forti alleati. Declinai ogni cura contro il cancro, e cercai di vivere con una visione del mondo leggermente diversa dalla norma. Il fatto che rifiutassi ciò che in genere ci si “attendeva come normale" mi sembrò qualcosa in armonia con i miei modi fare consueti.

Non ho mai veramente pensato di appartenere alla maggioranza, ed era lo stesso anche per le cure mediche, come per qualsiasi altra cosa. "Perché non cercare di continuare a vivere secondo i miei propositi, invece!". Tuttavia, proprio come quando cerco di creare un nuovo progetto di un film, la forza di volontà di una persona soltanto non era quello che ci voleva.
La malattia avanzava incessantemente, giorno dopo giorno.

D'altro canto, come appartenente alla società, ho accettato almeno la metà di ciò che la società in genere ritiene che sia giusto. Pago le tasse. Sono ben lontano dal riconoscermi come un cittadino dignitoso, tuttavia mi sento pienamente parte della società nipponica.
Di conseguenza, ad eccezione di ciò che avevo bisogno di fare per estendere la mia vita, secondo il mio punto di vista, tentai anche di preparare tutte le cose necessarie per "essere pronto a morire come si conviene".
Tuttavia, non credo di esserci riuscito.
Ma una delle cose che feci fu di allestire, avvalendomi della collaborazione di due amici di cui potevo fidarmi, una società che gestisse questioni come quelle del misero numero di copyright che detenevo. Un'altra cosa fu quella di assicurarmi che mia moglie ricevesse ogni singolo bene che possedevo, e per questo redissi un testamento. Ovviamente, non che pensassi che qualcuno avrebbe avuto da ridire sulla mia eredità o cose simili, ma volevo essere certo che mia moglie, che ero costretto a lasciare in questo mondo, non avesse nulla di cui preoccuparsi; e comunque volevo togliermi ogni ansia di dosso, proprio io che ero in procinto di spiccare un piccolo balzo verso lassù, prima di dovermene andare.
Di tutta la documentazione necessaria per portare avanti questo compito, che né io né mia moglie eravamo in grado di fare compiutamente, se ne occuparono celermente alcuni meravigliosi amici.
Più tardi, quando sviluppai la polmonite e mi ritrovai di già di fronte alla morte, misi la mia firma sul testamento e pensai che se fossi morto in quel luogo, in quel preciso momento, non ci sarebbe stato nulla da fare.

"Ah...finalmente posso morire".

Dopotutto, ero stato portato in ambulanza al Musashino Red Cross Hospital soltanto due giorni prima che ciò accadesse; e sempre in ambulanza vi giunsi ancora una volta il giorno successivo. Persino io dovevo essere ricoverato e sottopormi a diverse visite e controlli medici.
L’esito di quegli esami fu di polmonite, con liquido nei polmoni: quando senza mezzi termini lo chiesi al medico, la risposta che ricevetti fu molto sistematica e professionale, e in un certo qual modo gli ero grato di ciò.
"Potrebbe resistere ancora uno o due giorni... ma persino se sopravvivesse a tutto questo, probabilmente le rimarrebbe da vivere fino alla fine del mese".
Mentre ascoltavo, pensai "Sembra quasi che mi stia illustrando le previsioni del tempo", ma invece la situazione era terribile.

Era il 7 luglio.
Fu decisamente un Tanabata crudele.
E lo decisi proprio in quel momento.
Volevo morire a casa.

So che facendolo avrei dato parecchio disturbo alle persone che mi curavano, ma chiesi loro comunque di trovare un modo per farmi uscire da lì e tornare a casa. [Ci riuscii] grazie alla tenacia di mia moglie, alla collaborazione dell'ospedale, benché avessero accettato la mia rinuncia alle cure, all'incredibile supporto di altre strutture mediche, e a una serie di coincidenze così numerose che potevano essere soltanto mandate dal cielo. Non avevo mai visto così tante combinazioni di eventi sistemarsi al proprio posto in maniera così liscia nella vita reale, riuscivo a malapena a crederci.
In fondo questo non era Tokyo Godfathers.
Mentre mia moglie si affaccendava per sistemare le cose per la mia “evasione” dall’ospedale, io continuavo ad implorare i medici: "Se posso tornare a casa anche soltanto per mezza giornata, mi rimangono ancora cose che posso fare!". Poi mi ritrovai ad aspettare da solo la morte, in una deprimente stanza di ospedale; ero da solo, ma mi ritrovai a pensare:

"Forse morire non sarà poi così male".

Non ce n'era ragione, e forse avevo proprio bisogno di pensare in quel modo, ma mi sentivo sorprendentemente calmo e rilassato.
Tuttavia, c'era ancora un pensiero che mi rodeva dentro.

"Non voglio morire qui..."

Mentre lo pensavo, qualcosa emerse dal calendario appeso alla parete e iniziò a diffondersi nella stanza.
"Oh cielo, una linea che fuoriesce dal calendario.
Le mie allucinazioni non sono per niente originali".
Dovetti sorridere al fatto che i miei istinti professionali erano all'opera persino in momenti come quelli, ma in ogni caso, a quel punto, ero probabilmente più vicino all’aldilà di quanto non fossi mai stato. Davvero sentivo la morte vicinissima a me. [Ma] con l'aiuto di molte persone, fuggii miracolosamente dal Musashino Red Cross e tornai a casa, avvolto tra le lenzuola e le terre dei morti.
Mi sento di sottolineare che non riserbo alcuna critica, né odio, nei confronti del personale del Musashino Red Cross Hospital, per cui non fraintendetemi.

Volevo soltanto andare a casa, nella mia casa. La casa dove vivo.

Fui un po' sorpreso poiché, mentre venivo portato nel salotto di casa mia, come bonus feci quell'esperienza della pre-morte che prima o poi risulta così familiare a chiunque, riguardo al "guardare da un luogo lassù in alto il tuo corpo che viene portato in una stanza".
Guardavo me e la scena attorno a me da una posizione di diversi metri sopra il terreno, come da un obiettivo angolato, e un'illuminazione a flash. Il quadrato del letto nel mezzo della stanza sembrava molto largo e imponente, e il mio corpo avvolto dalle lenzuola veniva adagiato nel mezzo del quadrato. Non troppo gentilmente, ma non mi lamento.

Quindi, tutto ciò che dovevo fare era attendere la morte a casa mia.
Comunque.
A quanto pare fui in grado di vincere la polmonite.
Eh?
In un certo senso la pensavo così.

"Non ce l'ho fatta a morire!" (risata)

In seguito, quando non riuscivo a pensare ad altro che la morte, mi convinsi che in quel momento ero morto per davvero. Nei meandri della mia mente, la parola "rinascita" fluttuò diverse volte.

Incredibilmente, dopo quel fatto la mia forza vitale si era rinnovata. Dal profondo del mio cuore, credo che fosse dovuto alle persone che mi aiutarono: innanzitutto mia moglie, e poi grazie al supporto dei miei amici, dei medici e delle infermiere, e di tutto il personale di cura.
Ora che la mia forza vitale era stata ristabilita, non potevo sprecare il mio tempo. Ribadii a me stesso che mi era stata concessa una vita extra, e dovevo trascorrerla con molta attenzione. Quindi pensai che dovevo cancellare almeno una delle irresponsabilità che avevo compiuto e che avrei lasciato in questo mondo.

A essere sincero, avevo detto del cancro solo alle persone a me più vicine. Non lo avevo detto nemmeno ai miei genitori. In particolare, a causa di varie complicazioni legate al lavoro, non potevo dire niente alla gente, anche se lo desideravo. Volevo annunciare la mia malattia in Internet e fare rapporto sulla poca vita che mi rimaneva, ma se la morte di Satoshi fosse stata messa in programma, avrebbero potuto esserci delle onde di riflesso, per quanto piccole. Per queste ragioni, mi comportai da vero irresponsabile con le persone a me vicine. E mi dispiace davvero tanto.

C'erano così tante persone che volevo vedere prima di morire, alle quali volevo poter dare almeno una parola di commiato. La mia famiglia e i parenti, vecchi amici e compagni delle scuole elementari e medie, del liceo, gli amici che incontrai all’università, le persone che conobbi nel mondo dei manga, con i quali scambiai così tanta ispirazione, le persone del mondo dell'animazione accanto alle cui scrivanie sedetti, con cui andai a bere insieme, con i quali ero in competizione per gli stessi lavori, i compagni con cui condivisi le belle e le brutte esperienze. Le innumerevoli persone che ero stato in grado di conoscere grazie alla mia posizione di regista cinematografico, le persone che si definiscono miei fan non solo in Giappone ma in tutto il mondo, gli amici che mi ero fatto sul web.

Ci sono così tante persone che vorrei vedere almeno una volta (beh, ce ne sono anche alcune che non voglio vedere), ma se le incontro temo che il pensiero che "non potrò mai più vedere questa persona di nuovo" mi sopraffarebbe, e che non sarei in grado di accogliere la morte con eleganza. Anche se mi ero rimesso, mi era rimasta assai poca forza vitale, e mi costava molto sforzo incontrare le persone. Più persone desideravano vedermi, e più duro era per me riceverle. Che ironia. In più, la metà inferiore del mio corpo era paralizzata a causa del cancro che si stava espandendo alle ossa: ero prono a letto, e non volevo che la gente vedesse il mio corpo così patito.
Volevo che la maggior parte delle persone che conoscevo mi ricordasse come il Satoshi pieno di vita.

Vorrei usare questo spazio per scusarmi con i miei parenti, amici e conoscenti, per non avervi detto del cancro, per la mia irresponsabilità. Vi prego di comprendere che ciò era proprio un desiderio egoista di Satoshi.
Voglio dire, Satoshi Kon era "quel genere di persona".
Quando m’immagino i vostri volti, mi tornano alla mente solo bei ricordi e i vostri grandi sorrisi.
A tutti, grazie per i tanti magnifici ricordi.
Ho amato il mondo in cui ho vissuto.
Solo il fatto di poterlo pensare mi rende felice.
Le tante persone che ho incontrato nel corso della mia vita, sia che fossero positive che negative, mi hanno aiutato a plasmare l'essere umano che è Satoshi Kon, e sono grato per ognuno di quegli incontri. Anche se alla fine il risultato è una morte prematura nel bel mezzo dei miei quarant'anni di vita, l'ho accettato come il mio unico possibile destino.
Dopotutto, mi sono successe così tante belle cose.

Che cosa ne penso ora della morte: "Posso soltanto dire che è troppo brutta". Davvero.
Comunque, anche se posso lasciar correre molte delle mie azioni irresponsabili [nel non aver avvisato le persone], non posso non rammaricarmi di due cose. Riguardo ai miei genitori, e al fondatore di Madhouse, il signor Maruyama.
Anche se era già piuttosto tardi, non c'era altra scelta che quella di ammettere le proprie colpe riguardo all’intera verità. Volevo implorare il loro perdono.
Non appena vidi il viso del signor Maruyama quando egli venne a farmi visita a casa, non riuscii a fermare le lacrime, né il mio sentimento di vergogna. "Mi dispiace così tanto, perché sono finito così...". Il signor Maruyama non disse nulla, scosse semplicemente la testa e mi afferrò entrambe le mani. Mi sentivo colmo di gratitudine. Sentimenti di riconoscenza e di gioia, perché ero stato così fortunato da poter lavorare a fianco di questa persona, mi sommersero come una valanga. Può sembrare egoista, ma mi sentii come se fossi stato perdonato in quell'istante.

Il mio più grande rimpianto è per il film Yume-miru Kikai.
Sono preoccupato non solo per il film in sé stesso, ma per lo staff con cui avevo lavorato durante la produzione della pellicola. Perché esiste una forte possibilità che gli storyboard creati con il nostro sangue, sudore e lacrime non vengano mai pubblicati. Questo perché Satoshi Kon circondò con le sue braccia la storia originale, la sceneggiatura, i personaggi e le ambientazioni, gli schizzi, la musica... ogni singola immagine. Naturalmente ci sono cose che condivisi con il responsabile dell'animazione, con il direttore artistico, e con altri membri dello staff, ma di base la maggior parte del lavoro può essere compresa solo da Satoshi Kon. E' facile dire che è colpa mia aver improntato le cose in questo modo, ma dal mio punto di vista ho fatto ogni sforzo possibile per condividere la mia visione con gli altri. Comunque, nel mio stato fisico attuale posso solo provare un profondo rimorso per la mia inadeguatezza e carenza in quei campi. Per questo faccio le mie più profonde scuse a tutto lo staff. Comunque, mi auguro che mi capiscano, anche solo un pochino. Satoshi Kon era "quel genere di individuo" ed è per questo che era in grado di creare anime abbastanza bizzarri, che risultavano un po' diversi dal consueto. So che questa è una scusa egoista, ma pensate al mio cancro e vi prego, perdonatemi.
Non me ne sono stato oziosamente ad aspettare la morte, anche adesso sto pensando col mio cervello fiaccio a qualche modo per far sì che il mio lavoro possa vivere anche dopo che io me ne sarò andato. Ma sono tutte idee piuttosto deboli.
Quando rivelai al signor Maruyama le mie preoccupazioni per Yume-miru Kikai, egli mi disse semplicemente: "Non preoccuparti. Penseremo a qualcosa, quindi tu non preoccuparti".

Piansi.

Piansi irrefrenabilmente.

Anche con i miei precedenti film, ero stato così irresponsabile con le produzioni e i budget a disposizione, ma avevo sempre avuto accanto il signor Maruyama, che alla fine sistemava tutto per me. Anche questa volta non sarà diverso. Non sono cambiato affatto.
Potei parlare a piacimento con il signor Maruyama. Grazie a questo, fui in grado di percepire, almeno un po', che il talento e le abilità di Satoshi Kon erano un valore di un certo peso per il nostro settore.

"Mi rammarica perdere il tuo talento.
Vorrei che fossi riuscito a trovare il modo di lasciarcelo".

E se è il signor Maruyama della Madhouse a dirlo, posso andare all'altro mondo con un certo orgoglio, dopo tutto.
E naturalmente, anche senza che qualcuno me lo riferisca, rimpiango davvero che le mie bizzarre visioni e l'abilità di disegnare le cose fino al più minuto dettaglio venga perduta, ma questo non cambia niente. Sono grato dal profondo del mio cuore che il signor Maruyama mi abbia dato l'opportunità di mostrare al mondo queste cose.
Grazie, grazie infinite.
Satoshi Kon è stato felice come regista d’animazione.

E' stato così straziante raccontarlo ai miei genitori.
Avevo veramente intenzione di andare a Sapporo dove loro vivono, mentre ero ancora capace di farlo, ma la mia malattia progrediva in maniera così inaspettatamente e spiacevolmente veloce che mi ritrovai a chiamarli al telefono dalla stanza di ospedale, quando fui vicinissimo alla morte.
"Ho un cancro in fase terminale e morirò presto. Sono così felice di essere nato come vostro figlio. Grazie".
Devono essere rimasti scioccati nel sentire queste parole all'improvviso, ma all’epoca ero certo che sarei morto di lì a poco.
Ma poi ritornai a casa e superai la polmonite. Presi l'importante decisione di vedere i miei genitori, e anche loro volevano vedermi. Ma sarebbe stato così arduo vederli, e non avevo la volontà di farlo. Ma volevo vedere il viso dei miei genitori un'ultima volta.
Volevo dir loro quanto ero grato che mi avessero messo al mondo.
Sono stato una persona allegra. E tuttavia devo scusarmi con mia moglie, con i miei genitori, e con tutte le persone che amo, per aver vissuto la mia vita fin troppo rapidamente rispetto alla maggior parte di loro.
I miei genitori risposero al mio egoistico desiderio, e il giorno seguente arrivarono a casa mia da Sapporo. Non potrò mai dimenticare le prime parole che pronunciò mia madre quando mi vide giacere qui, a letto.
"Sono così terribilmente dispiaciuta di non averti portato in questo mondo con un corpo più forte!".
Rimasi senza parole.
Potei trascorrere solo breve tempo con i miei genitori, ma fu abbastanza. Percepivo che se avessi visto i loro volti, sarebbe stato sufficiente, e alla fine accadde davvero così.
Grazie, Padre, Madre. Sono così felice di essere nato in questo mondo come il vostro bambino. Il mio cuore è colmo di ricordi e gratitudine. La felicità di per sé è importante, ma sono così grato che mi abbiate insegnato ad apprezzare l’allegria.
Grazie, grazie infinite.

E' così irrispettoso morire prima dei propri genitori, ma negli ultimi dieci anni e più, ho potuto fare ciò che ho voluto come direttore dell'animazione, raggiungere i miei obiettivi, e raccogliere qualche buona recensione. Mi rammarico che i miei film non abbiano fruttato molto denaro, ma penso abbiano ottenuto ciò che meritavano. In questi ultimi dieci anni e più, in particolare, ho sentito come se avessi vissuto più intensamente di altre persone, e ritengo che i miei genitori abbiano compreso ciò che stava nel mio cuore. Grazie alle visite del signor Maruyama e dei miei genitori, mi sento come se un grosso fardello mi fosse stato sollevato dalle spalle.

Infine, a mia moglie, per la quale sono più preoccupato in assoluto, ma che è stata il mio supporto fino alla fine. Fin dal giorno della diagnosi sulla mia aspettativa di vita, siamo naufragati insieme nelle nostre stesse lacrime, così tante volte.
Ogni giorno è stato brutale per entrambi, sia fisicamente che mentalmente. Non ci sono quasi parole per descriverli. Ma la ragione per cui ho saputo sopravvivere a quei giorni difficili è stato per le parole che mi hai detto subito dopo aver ricevuto quella notizia.

"Io sarò al tuo fianco fino alla fine”.

Fedele a quelle parole, tu mettesti da parte le mie preoccupazioni, e dirigesti con abilità tutte le pretese e le richieste che ci sono piombate addosso, e ben presto imparasti a prenderti cura di tuo marito.
Ero così commosso nel guardarti mentre affrontavi ogni cosa con tale efficienza.

"Mia moglie è fantastica".

Non c'è bisogno che continui a ripeterlo anche adesso, tu dici? No, no. Ora sei ancora più splendida di quanto non sei mai stata, lo sento veramente. Anche dopo che sarò morto, credo che saprai accompagnare Satoshi Kon all'altro mondo con grazia. Sin da quando ci siamo sposati, sono stato così assorto dal "lavoro, lavoro" che il solo tempo che ho trascorso a casa è stato dopo il cancro, che terribile vergogna.
Ma tu sei rimasta al mio fianco, hai sempre capito che avevo bisogno di immergermi completamente nel mio lavoro, che il mio talento era lì.
Grazie.

Ci sono molte cose, infinite cose, di cui sono preoccupato, ma tutto deve finire.
Infine, al dottor H che ha acconsentito di visitarmi a casa fino alla fine, anche se è qualcosa che non è più comune fare di questi tempi, e a sua moglie e all'infermiera K-san, voglio esprimere la mia più profonda gratitudine.
L'assistenza medica domiciliare è piuttosto complicata, ma voi avete pazientemente affrontato i numerosi dolori che il cancro comporta, e avete fatto ogni sforzo affinché il mio tempo, fino all'obiettivo finale della morte, fosse il più confortevole possibile. Non saprei esprimere quanto, quanto mi avete aiutato. E non avete soltanto avuto a che fare con questo paziente difficile e arrogante come se si trattasse semplicemente del vostro lavoro, ma avete interagito con me come esseri umani, a livello interpersonale.
Mi mancano le parole per poter esprimere quanto di supporto mi siete stati, e quanto mi avete salvato.
Sono stato stimolato dalle vostre qualità umane davvero tante volte.
Vi sono profondamente, infinitamente grato.

E ora è davvero la fine, ma da poco dopo aver ricevuto la diagnosi a metà maggio, fino a ora, ho avuto la fortuna di ricevere la collaborazione, l'aiuto e il sostegno mentale, sia personale che professionale, di due amici. Il mio amico T, mio amico dai tempi del liceo e membro della KON'Stone Limited, e al produttore H, io vi ringrazio entrambi dal profondo del mio cuore. Grazie infinite. E' difficile per me, con il mio misero lessico, esprimere adeguatamente la mia gratitudine nei vostri confronti.
Io e mia moglie abbiamo ricevuto così tanto da voi.
Se voi due non foste stati qui, per noi, sono sicuro che sarei qui a prevedere la morte guardando mia moglie, che sederebbe qui al mio fianco decisamente più agitata e in ansia. Sono vostro debitore.
E, se posso chiedervi ancora un'ultima cosa, potreste aiutare mia moglie ad accompagnarmi verso l’aldilà dopo la mia morte? Sarei allora in grado di prendere quel volo a mente rilassata, se potreste farlo. Ve lo chiedo di cuore.

Ebbene, a tutti coloro che sono rimasti ancora qui con me attraverso questa lunga missiva, grazie.
Con il cuore colmo di gratitudine verso tutto ciò che esiste di buono a questo mondo, ora poso la penna.
Vogliate scusarmi, ora devo andare*.

Satoshi Kon




Lettera presa da http://www.animeclick.it/news/25953-sayonara-ecco-la-lettera-daddio-lasciata-da-satoshi-kon

Che brutto leggere questo genere di cose.

lunedì 26 luglio 2010

Emo Philips (non è un post sul miglior impianto per ascoltare i Texas Is The Reason)

Sto continuando a scoprire comici americani grazie a quel sito splendido che è Comedysubs, che sta facendo scoprire un sacco di comici altrimenti difficilmente reperibili, o perlomeno difficilmente godibili appieno.
E l'ultima, eccezionale scoperta è questo Emo Philips.
Può piacere o non piacere, il personaggio mi rendo conto che può essere odioso, ma non potete negare che distrugga dalle risate.












Pazzesco.

sabato 3 luglio 2010

Modern jazz//Modern jazz spirit

Partiamo dal presupposto che per me Flying Lotus è una delle personalità più importanti nel panorama musicale tutto, nell' Anno Domini 2010.
Questo post è nato da una mattinata di quasi-nullafacenza, quando nei preferiti ho visto che avevo salvato un'intervista di Pitchfork a Flying Lotus, che non avevo letto perchè era abbastanza lunga, ma visto che in genere le interviste lunghe sono un pò più interessanti e pregne di quelle fatte a Cassano da Chi - anche in considerazione del fatto che comunque la musica di Flying Lotus lascia intendere che dietro c'è una testa pensante, e parecchio pensante anche - l'ho salvata per rileggerla in un secondo momento. Ora, io stamattina avrei dovuto studiare, ma vabbè, questo è stato comunque un gran modo di passare la mattinata.

Vi riporto il link dell'intervista completa:
Pitchfork: Interviews: Flying Lotus

Ora vedo se riesco a darvi una buona traduzione di qualche passaggio che mi è parso particolarmente interessante (non i migliori, chiariamo, l'intervista merita di essere letta tutta e con attenzione).

Cazzate a parte, penso che se dobbiamo trasmettere delle vibrazioni, queste debbano essere positive. Cercare di tirar su la gente. Perchè mandare fuori qualcosa che potrebbe peggiorare la situazione? Aggiungiamo invece qualcosa che possa costruire una conversazione.

Oppure, ad una domanda a proposito della scena di Los Angeles:
Guarda, a me sembra che se ne escano un sacco di ragazzini, gente alle prime armi, ragazzini che hanno cominciato a fare beats sei mesi fa, che pensano di poter salire sullo stage solo perchè non usano batterie. Ecco, questo genere di cose mi infastidisce. Però, d'altra parte, siamo riusciti a mettere su questo party Sonic Warfare [per il nuovo libro di Kode9], che è stata una cosa pazzesca. Abbiamo un forum per poter fare cose che instaurino una conversazione più grande.

Ma ripeto, nell'intervista completa c'è tanta di quella roba che bisognerebbe tradurla tutta, dai passaggi in cui parla della sua vita spirituale da giovanissimo, ai suoi rapporti con la famiglia (che comunque lui è un discendente Coltrane, eh, mica merda), a un sacco di altra roba. Ripeto, leggetela.
Questo è un video ufficiale sull'artwork di Cosmogramma, l'ultimo disco, artwork davvero bellissimo, sia nell'edizione normale sia in quella limitata (che io possiedo e me ne vanto, dall'alto del mio sfrenato edonismo).

Immagine un pò più visibile.

Flying Lotus - Inside the Codex: the Art of Cosmogramma from Warp Records on Vimeo.




Qui sotto potete scaricare Cosmogramma, ma non metto link diretti perchè poi eliminano il link e magari uno che viene qui tra qualche giorno si trova col culo per terra, visto che effettivamente è abbastanza difficile da trovare.
Anyway, here it is:
_http://tinyurl.com/yepekjz_
o anche:
_http://www.mediafire.com/?ttmg0kmmddy_

Canzoni esemplificative:


giovedì 17 giugno 2010

Non si butta via niente, o: il primo post politico

Riassunto dei motivi:
avevo scritto questa filippica su FaceBook in risposta ad un tipo che diceva le solite cose, che Berlusconi non è un dittatore (!), che non ha mai licenziato nessuno (!!!!) e tutta sta roba qua; poi il discorso, nei commenti, era andato sulla legge delle intercettazioni e là ho cominciato a scrivere. Potrebbero esserci delle imprecisioni, ne sono consapevole e mi scuso. Al massimo lasciate commenti. E anche orrori grammaticali, è possibile.
Here we go.

Ok, vediamo di fare ordine. Parlando solo delle intercettazioni, non della democrazia e di tutte quelle cagate, che sarebbe un discorso veramente troppo troppo ampio.
Le intercettazioni, di fatto, non sono proibite. Di fare si fanno sempre, solo che si fanno solo per i primi 75 giorni dall'inizio dell'indagine, poi basta. Inoltre, non si potranno fare se non dopo "chiari indizi di colpevolezza" da parte di chi sta per essere intercettato.
Quindi, per dire, non posso intercettare il telefono di Bertolaso perchè chi si sarebbe andato a pensare che il deus ex machina della Protezione Civile affidava gli appalti in cambio di pompini? A Berlusconi erano arrivati tutti, ma chi se lo aspettava da Bertolaso? Certamente in pochi. E quindi già di questo non sapremmo niente.
Però, visto che questo può sembrare di parte, inevitabilmente politico e """comunista""" (che poi vorrei tanto sapere cosa c'è di comunista, apparte la definizione populista), ti faccio qualche altro esempio, teoricamente caro al governo che ha fondato gran parte della campagna elettorale(o perlomeno parte di essa) sulla sicurezza . Non posso più tenere sotto controllo il telefono di uno spacciatore per sapere come e quando trovarlo. Non potranno più intercettare i telefoni dei mafiosi per scoprire che cosa hanno in mente di fare. E tutti sappiamo quanto, in questi campi, le intercettazioni a tappeto siano vitali. Ovviamente poi i magistrati si lamentano di questa situazione, visto che già si vedono criticati perchè fanno il loro lavoro, anche se per caso questo va contro le correnti istituzioni, e oltre a questo gli tolgono pure il materiale per lavorare.
Inoltre, sai cosa? Non si possono più mettere le telecamere. Per le telecamere vale la stessa cosa che vale per le intercettazioni: si possono mettere solo in presenza di chiari indizi di reato. Quindi ok, i politici non verranno più sgamati quando vanno a puttane o quando si comprano la cocaina, però così non potremo più sgamare spacciatori, non potremo più sgamare mafiosi, non potremo neanche sapere se rapinano una gioielleria.
Ah, piccolo appunto riguardo alle intercettazioni: il buon Silvio l'altro giorno, dopo aver detto che in Italia le persone intercettate sono 700.000, il giorno successivo, accortosi della gaffe, ha aggiustato il tiro dicendo che le persone intercettate sono un sette milioni. Ora, lasciando da parte i magistrati e i pubblici ministeri, che nel loro comunismo tendono a ribadire il fatto (evidentemente falso e infondato, visto che il premieri dice altro e loro sono comunisti) che le carte dicono che i numeri telefonici (non le persone, visto che oggigiorno sono poche le persone che hanno un solo numero di telefono, io per primo contando anche i telefoni di casa di mia madre e di mio padre ne ho 4) sono 120.000, lasciando da parte questo dato (diciamo irrilevante), riferendoci solo alle cifre del premier, 7 milioni e mezzo di persone sono circa il 10% della gente. Ora, facendo riferimento a tutti i vari casi per cui le intercettazioni sono state (tristemente o no, dipende dai punti di vista) famose, non mi viene certo da pensare che, guarda che beffarda coincidenza, gli intercettati siano solo Berlusconi e i suoi lacché e i poveri cristi che vanno a dire i cazzi loro al telefono di chi ha trombato con chi eccetera eccetera.
Ora passiamo la parte che riguarda i giornalisti e quindi, di ovvio riflesso, i cittadini. Il decreto prevedere che non possono essere resi pubblici gli atti di processo, anche se questi, e attenzione a questo simpaticissimo passaggio, anche se questi non sono protetti da segreto. Quindi io, cittadino che magari mi interesso delle peripezie del nostro amato Presidente del Consiglio, non potrei sapere niente dei processi per i quali doveva essere condannato ma che poi per un motivo o per l'altro è riuscito a non farsi fare. Facciamo un altro esempio, che poi passo per comunista. Il caso di Garlasco. Un fatto di cronaca che ha sconvolto(o anche solo interessato) una buona parte dell'Italia. Noi adesso, se il decreto sulle intercettazioni fosse entrato in vigore prima, non avremmo la minima idea di come sarebbe poi andato a finire, a meno che non andavi negli archivi del tribunale di competenza e ti andavi a spulciare i verbali, nel linguaggio criptico nel quale sono
scritti. Ma anche, sempre per fare un riferimento alla mafia che il governo sta facendo tanto tanto tanto per combattere, su facebook gira un link che dice chiaramente che senza le intercettazioni quei due noti comunistacci pagati dal governo che rispondono ai nomi di Falcone e Borsellino non avrebbero mai arrestato un tale Totò Riina. Un nome a caso, eh, uno chiaramente innocente ma perseguitato dalle malefiche "toghe rosse".
Vuoi sapere un'altra curiosità sulla legge, che interessa gran parte della gente, visto che in Italia quasi nessuno legge i quotidiani e si informa come si deve?
Bene, ora non si possono fare più riprese senza il consenso dell'interessato. Prima si poteva fare, l'unica differenza è che se non si aveva il consenso si oscurava il viso e si modificava la voce. Adesso non si possono proprio più fare riprese. Quindi, praticamente è come se non vedessimo più programmi che, per quanto il contenuto politico fosse discutibile erano comunque programmi interessanti in primo luogo e formativi in secundis, come per esempio Striscia La Notizia e Le Iene. Questo perchè? Per andare poi a colpire programmi evidentemente meno avvezzi agli interessi di sua maestà SB come Report (che poi cosa abbia di anti-berlusconiano quel programma lo sa solo lui, mica è AnnoZero, Report è un programma serissimo, ma vabbè). Poi aspetta, a favore di chi è, questa legge? Dei cittadini?

Ricordo che 4 o 5 anni fa l'Italia era al 63° posto in una classifica dei paesi con maggiore libertà d'informazione. Noi, grande paese democratico, solo 63esimi. Immagina dopo questa legge.
Che poi, in Senato l'hanno fatta passare con la fiducia, quindi blindandola, non se ne sapeva niente. Mo voglio proprio vedere come devono fare.

martedì 13 aprile 2010

Paperoga andrebbe rivalutato

Post artistico.
Qui sotto, opere di Tung-lu Hung.






Altre opere a questo link.

Invece, a quest'altro link c'è un'analisi piuttosto interessante dell'operato di Hung, anche se purtroppo in inglese. Lo riporto qui sotto:

In the world of Hung's writing and art, artificial commodities become immediate reality and Nature myth. Plastic dummies, mass-produced religious icons, artificial flowers, and electrical lighting dominate Hung Tung-Lu’s visual vocabulary. In his work, he shows how objects have become the new religious icons of Consumerism and how traditional beliefs have been corrupted and stripped of all religious value. In the world of increasing globalization, Hung proposes the loss of cultural identity. While Hung’s native Taiwan is absent from his work, there remains an interesting confrontation between East and West. In this manner, an international media-capitalism pervades his work.


DUMMIES ARE REAL!

Dummies. Dummies are real. Dummies are objects. Dummies cannot represent themselves; they must be represented. The dummies in Tung- Lu Hung’s work are taken from popular Japanese cartoon series and video games. Through "cosplay," dramatic cosmetic transformation, these heroines are transformed into super-human figures.

Christian Icons. In his backgrounds, Tung-Lu Hung uses Christian imagery from lesser-known Italian masters of the 14th and 15th centuries, such as Paolo Veneziano, Vittore Carpaccio and Michele Giambono. Tung-Lu Hung familiarized himself with these artists using print material. He never studied them in the flesh. Torn from books, the Christian images that Hung uses are deliberately altered during the re- photography process. The iconic images are appropriated at will. Frequently they seem to be chosen for merely aesthetic purposes as Hung only has a vague understanding of their iconographic importance.

Flowers. The oversize flowers in Hung’s work are 100% artificial. Simple plastic copies, they too are dummies.

Aura. The stage is set, reminiscent of an altar. A cropped Christian image is pinned up in the background. Artificial flowers cover the foreground. Through careful manipulation, light appears to flood from the holy image behind and bestows an aura - a sacred atmosphere - on the plastic dummy.

Cult. A new icon indicates a new cult. And Hung’s icon suggests a dubious nature. On one hand, the image resembles a promotion gimmick in a display window of a boutique or department store. On the other, the dummy, as the new icon, has metaphorically replaced traditional religious beliefs and values. The Christian image, out of focus and remote, has been pushed into the background. Literally speaking, consumer logic takes over and subculture assumes prominence. Commerce becomes religion and religion becomes commercialized. The new cult is about the apotheosis of "false" gods. As shown in Hung’s works, cartoon and video stars become these gods.

Reality. Plastic dummies, mass-printed religious icons, artificial flowers and electrical lighting are all real. Nature is becoming obsolete, if not already a myth. Synthetic commodities are now first-hand reality. Loaded with commercial ideological values, consumer products dominate and rule.

Boundary. Consumer logic transcends international boundaries. The idea of an emerging globalization is a direct result of what Fredric Jameson has called "late capitalism" "multinational capitalism," and "media capitalism." Globalization, in this sense, has been a creation of Western discourse. Through globalization, Western (i.e. Europe and United States centered) mentality and identity pervade. Since the majority of non-Western countries, excluding Japan, lack the economic, cultural, and media enterprises of the West, they are losing ground in terms of subjectivity, suffering post-colonial conditions, and threatened by the loss of cultural identity. In his work, Hung uses Japanese dummy icons and Christian images of late Medieval and Renaissance Italy. In this post-modern encounter between East and West, the identity of Taiwan (Hung’s native country and current residence) is strikingly absent. This absence, however, represents its peripheral state in global politics. It is in this light that Hung’s work imparts a tantalizing aura of sentimental decadence, spiritual fatigue, and cultural pessimism, which some may be inclined to interpret as typical of a fin-de-siècle syndrome.

Chia Chi Jason Wang


Inoltre, una cosa che mi ha colpito e che l'analisi qui sopra ha tralasciato è l'uso della luce e dei colori dei quadri, che sono volontariamente eccessive, plastiche, sintetiche. Tutto questo, se associato all'analisi sociologica dell'articolo, non è nient'altro che un elemento in più.
Finito.

domenica 4 aprile 2010

Easter and Christs

Visto che è la mattina di Pasqua e non ho niente da fare, vi delizio con una lunga intervista a David Tibet fatta da XL. Ovviamente non la copincollo qui sul blog per rispetto alle fonti, però poi per non far scappare il mio pubblico, vi metto qualcosina da ascoltare.

Intervista, leggetela, ne vale davvero la pena, grandissimo personaggio.

Gli album che vi riporto qui sono quelli che o sono votati meglio su RYM oppure quelli che comunque ho sentito più nominare in giro. Perchè io questi qui praticamente non li ho mai ascoltati.



Current 93 - Thunder Perfect Mind
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Current 93 - All The Pretty Little Horses

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Current 93 - Black Ships Ate The Sky

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Current 93 - Aleph At The Hallucinatory Mountain

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Arrivedorci [Stanlio e Ollio cit.]

venerdì 2 aprile 2010

L'ambiente e i ronzii

Prima, leggendo Mushishi, stavo ascoltando questa roba qua:


Keith Fullerton Whitman - Lisbon

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Pass: trunk

Praticamente una traccia unica di 41 minuti di ambient e drone. Roba tosta. Non penso potrei ascoltarla in altri momenti se non quando leggo. Come si fa a dirsi appassionati di sta roba?
Cioè, per carità, alla fine piace pure, è un bell'ascolto, ma come si fa a mantenere l'attenzione per 40 minuti di... niente, praticamente.
Dal vivo può avere un senso, se sparato a volumi inumani e se il suonatore è carismatico, può avvolgere ed essere un'ottima esperienza. Ma su disco... madonna.
Ottimo come sottofondo, però. E copertina a dir poco meravigliosa (lo scaricai proprio per questo motivo, infatti).

Un pò come quest'altro disco qua:


Klaus Schulze - Kontinuum
Però qui parliamo di un nome un pò enorme.

sabato 27 marzo 2010

oh well, enough said

Stamattina, in quel bellissimo programma che è TVtalk ho sentito dei particolari di quella che considero una delle proposte migliori che abbia sentito in campo televisivo da 21 anni a questa parte: quella della televisione pubblica francese di togliere la pubblicità nella fascia che va dalle 20.00 alle 06.00. La cosa ha portato poi ad anticipare tutti i programmi e bla bla bla, vi risparmio i dettagli "tecnici". In tutto il discorso che hanno fatto, però, sono emersi degli elementi interessanti: i programmi più visti dell'anno 2009 della tv pubblica francese sono 1) UN DOCUMENTARIO! Un documentario, che si chiamava L'Homme, dal contenuto non meglio identificato. Però, almeno così dice il nome, era un documentario sull'uomo; 2) una fiction di carattere storico (ci tengo a precisare che non era proprio Elisa Di Rivombrosa, eh); la 3) non me la ricordo, ormai c'ho una certa età e non è che c'ho la memoria di quando avevo 80 anni [Aristogatti cit.].

In Italia il programma più visto è il Grande Fratello.




























L'unica salvezza è Paolo Bonolis, penso. L'unica.







Si, ok, qui il protagonista non è Bonolis, ma ci siamo capiti.

lunedì 22 marzo 2010

Have one on Joanna

Chiariamo prima di tutto che questo non è un post per consigliare questo o quell'altro disco, per ascoltarlo, farlo vostro, magari comprarlo (quasi eresia) o chissà che altro. E' più per raccontare la mia esperienza. Che poi sarà presa come consiglio, ma vabbè, io di questo non sono responsabile.



E' qualche settimana che, leggendo il 3rdeye, ma anche il Panopticon (anche se poi questo è quasi una costola del 3rdeye, in un certo senso), leggo meraviglie e gioie del nuovo disco di questa Joanna Newsom, che personalmente non avevo mai neanche sentito nominare. Poi vado a vedere, e le è dedicata una pagina intera sui numeri di marzo sia di Blow Up sia di The Wire. La cosa mi incuriosisce. Poi scopro che era finita in qualche classifica di qualcuno con più o meno i miei stessi gusti qualche anno fa con l'album precedente, targato 2006 (anno che per ovvi motivi non poteva prevedere troppi ascolti di capolavori, ce n'erano già troppi). Poi vado a vedere le tag ed è un continuo rincorrersi della parola "folk" nelle salse più eterogenee concesse oggi dall' indie-ana concezione, da "indie folk" a "folk-rock", passando per l'immancabile "neo-folk".

Ora, devo ammettere che, colpa troppa ingenuità da parte mia, mi ero già fatto un'idea preventiva di come avrebbe suonato questo disco, che molti etichettavano già come "capolavoro" senza remore; come se non bastasse, scopro anche che è primo nella classifica del 2010 di Rate Your Music, cosa che succede poco spesso con album che mi piacciono (quasi mai, a dirla tutta). La colpa di questi pregiudizi era dovuta un pò al titolo del disco, appunto "Have One On Me", un pò all'immagine di questa giuovane (28 anni nel 2010), che praticamente si presenta circa così:




Il che è tutto dire.
Ora, non che abbia pensato che fosse un disco porno o chissà che (anche perchè, se così fosse stato, a che pro gridare al capolavoro?), però diciamo che le due cose hanno fatto effetto, ecco.

E oggi, 22 marzo 2010, l'ho ascoltato, complice la convalescenza che mi costringeva a letto.
Allora.
Sono 3 cd.
Si, 3. Due ore e quattro minuti di musica. DUE ORE. Una cosa mastodontica. Poi dici "ma come cazzo avrà fatto a tirar fuori un disco che tutti etichettano come capolavoro?". Scopriamolo, mi sono detto.

C'è da dire che io però col folk non ho mai avuto vita facile. Per dire, i gruppi che più sono riusciti a prendermi sono stati gli Shearwater e gli Esper (e quest'ultimo è un pò un mistero che ci siano riusciti, non avrebbero dovuto viste le loro caratteristiche). Per dire, anche con i Neutral Milk Hotel faccio fatica. Non è proprio nelle mie corde, ma per niente niente. Con voce femminile, poi, figurarsi.
Vabbè, lo ascolto.


Non so dirvi se è un disco che ascolterò fino allo sfinimento, farò mio o chissà che. E' ancora presto per dirlo. Anche perchè due ore, voglio dire... mica è facile.

E', almeno per me, una novità; un pò perchè musica con questa strumentazione non l'ho mai sentita, un pò per la voce, stranissima (a volte mi ricorda certi momenti di Tori Amos, ma non prendetela come oro colato, st'affermazione, ve l'ho detto che non ci capisco una sega di folk - magari è Tori Amos ad usare gorgheggi folk, cazzo ne so), un pò pechè a parte tutto, è ottima musica.
La cosa bella, di questo disco, è l'effetto post-primo-disco.
Generalmente, salvo eccezioni, se un disco piace e non è un mattone, tendi ad ascoltarlo di nuovo, perchè ti piace il suono, perchè comunque sono belle canzoni, per qualsiasi altro motivo. Non parliamo poi se il disco piace, quante volte lo si riascolta. Tipo, ultimamente la cosa mi è capitata (a livelli inauditi) con gli XX, di cui ho fatto qualcosa come 250 e passa ascolti in neanche una settimana.
Ecco, in questo caso succede una cosa curiosa: finisce un disco, fai per metterlo di nuovo in play, ma poi, se metti il secondo disco hai praticamente un altro primo cd. Praticamente si continua con i suoni del primo disco, col mood, con tutto. E' una sensazione bellissima, perchè la tua fame di QUEL suono è soddisfatta, senza però trovare le melodie che già ti suonano familiari, quel passaggio, quel fraseggio, quel particolare tocco che ti avevano stuzzicato al primo ascolto. Però ne trovi altri, ugualmente belli, diversi, ma appassionanti ugualmente.
E' bello, dà soddisfazione.
Anche perchè non sono canzoni pop da 3-4-5 minute, non sono compresse e dallo svolgimento chiaro e se vogliamo univoco. Sono canzoni anche lunghe, che raramente scendono sotto i 6 minuti, tutte in divenire, quasi nessun ritornello, interpretazioni personali, tutte cose che non ti aspetteresti.
Insomma, a me sto disco è piaciuto.
Non sto parlando di ascolti reiterati e considerazioni compiute. Gli ho dato un ascolto uno, finito mentre scrivevo, e ancora non so se lo reputo il capolavoro che tutti pensano che sia oppure semplicemente un buon disco.
Per quanto riguarda voi, fatti vostri, fate gli ometti e sbrigatevela da soli.

E siccome non è che vi posso lasciare così:


Joanna Newsom - Have One On Me

Download (Hotfile)
Download (Rapidshare)

Ciao.

martedì 16 marzo 2010

-Ed ora, le notizie sul tempo. -DOMANI PIOVE! -Grazie.

Devo andare a dormire tra poco. Non ho niente da fare nel frattempo. A Zelig ci sono cose che non mi interessano, al momento.
Quindi ho detto "modò, il blog, buon'anima. Aggiorniamolo, và".
Solo che, come ho detto, devo andare a dormire, quindi niente pensieri elaborati. Metto un paio di download di dischi e gudbai.

Prima di tutto, questo è il disco con cui mi sono fissato di brutto negli ultimi, quanti?, 4 giorni?. Robe che ho fatto quasi 250 ascolti. Pazzesco. Una droga.



The XX - XX

Che è una droga, come ho già detto. Però è inspiegabile, sta cosa. E' un disco con un'atmosfera tale che non dovrei ascoltarlo così tanto. E' troppo intimo, troppo malinconico-ma-senza-un-vero-senso-di-tristezza, troppo... tenero, come diceva il buon Gartek. Eppure non ti ci stacchi. Boh. Ascoltatelo. Ancora non ho trovato uno che mi abbia dato un parere negativo.
Pagina torrent, non sono riuscito a trovare un download funzionante :(
Bugia, un gentiluomo (o una gentildonna) me l'ha postato nei commenti:
Download (Rapidshare)

Già che ci siamo, di questo non ho trovato niente di download, ma se si cerca si può (almeno credo, se non ci riuscite segnalatelo), ma è stato un altro ascolto costante di questo periodo.
Loro si chiamano Esben And The Witch.
Qui si può ascoltare un pezzo in streaming, pezzo dal quale hanno fatto anche un videoclip. Questi stanno aprendo per gli XX e per altri gruppi indiegayissimi tipo i Wild Beasts e i Big Pink. E meritano tanto, secondo me.

Adesso momento elettronica.
Hanno annunciato la line-up del Dissonanze (o perlomeno la line-up di uno dei giorni). Molti di quelli che ci andranno li conosco già e in questo periodo li sto ascoltando tanto. Indi per cui, riporto.



Pantha Du Prince - Black Noise

Questo è forse il più commercialmente noto. Pare faccia minimal techno, uso la frase ipotetica perchè di ste cose ne so meno di zero, quindi mi fido; poi magari prendo il granchio, ma mi fido. Comunque è un disco della madonnissima, ottimo a dir poco, mai troppo rarefatto ma sempre sempre di una raffinatezza quasi imbarazzante.

Uploading.to
Hotfile
Depositfile



King Midas Sound - Waiting For You

Rapidshare



Shackleton - Three EPs

Hotfile Password: nodata.tv

Due dischi dubstep, moooolto diversi tra di loro. Nel primo la radice dub è molto più marcata, sia dal punto di vista strettamente musicale e strumentale, sia per il fatto che il cantato è ricorrente in quasi tutti i brani ed è proprio accostabile al toasting del primo dub e similia.
Il secondo, che forse preferisco, è proprio l'opposto. Sempre classificabile come dubstep, ma molto lontano dalle radici jamaicane più presenti del Suono di Re Mida. Qui è un minimalismo di fondo che la fa da padrone, tra melodie accennate e stralci di discorsi, di frasi. Il disco è pesante, siamo onesti, più di un'ora di album per 9 tracce che non vanno mai sotto i 6 minuti è tosto da sopportare, ma comunque ogni brano, se preso a sè, è un piccolo capolavoro. Tant'è che probabilmente lo preferisco all'altro, più fruibile da questo punto di vista.


Inoltre, giusto per informare, dopo aver fatto tutti gli esami che mi ero prefissato di fare nella sessione invernale, e averli terminati con successo e media del 29, mi sono preso due settimane di cazzeggio in cui ho recuperato le puntate di Lost non viste (la 06x07 è qualcosa di eccezionale ed epocale e meraviglioso eccetera), letto Vagabond (vabbè, non ci sono parole) e cominciato Jiraishin, oltre ad essermi tanto grattato.

Per chiudere sto post cazzonissimo:


Quest'uomo è un genio. Non ammetto repliche.

domenica 24 gennaio 2010

two thousand and nine.

Non ho voglia di far niente, e la classifica la dovevo già postare da un pò, quindi approfitto dell'occasione. Come avrete intuito, è la classifica dei 25 migliori dischi usciti nel corso dell'anno appena finito. Secondo me. Ovviamente si va dalla 25 alla 1, eheh. All'inizio volevo mettere i download per tutti i dischi, però solo ora ho realizzato che è impossibile, e poi molti dischi non riesco a trovarli, e non li voglio uppare. Quindi credo che mi ridurrò alle sole copertine e ai commenti brevi sottostanti. Dai, il download lo metto per i primi 3.




25:The Prodigy - Invaders Must Die
Vabbè, tanto ormai lo sappiamo cosa dobbiamo aspettarci quando esce un loro disco. E le attese sono esaudite, completamente.



24:Harmonic 313 - When Machines Exceed Human Intelligence
La sorpresa elettronica dell'anno che non sia marchiata dubstep. Non è all'altezza del disco di Flying Lotus dell'anno scorso, ma è un gran bel disco, non c'è che dire.



23:Amesoeurs - Amesoeurs
Li aspettavo al varco dopo il buonissimo EP, e non sono rimasto deluso. Per quanto vada comunque mooolto più sul post-punk rispetto al precedente. Ascoltato pochissimo perchè ci vuole un certo mood, ma comunque è un bel disco.



22:Zu - Carboniferous
Credo che per quanto si impegnino, questi 3 pazzoidi non riusciranno mai a fare un disco brutto. Jazz mischiato col noise, col math-qualsiasicosa, col boh, fate voi. Follia.



21:Converge - Axe To Fall
Inferiore rispetto ad altri dischi nella loro produzione, sarà che l'ispirazione un pò troppo heavy metal non mi piace per niente. Comunque il marchio di fabbrica resta la violenza inconsulta, quindi rimane un disco a'là Converge.



20:Om - God Is Good
Molto bello, un disco nel loro stile pur cambiando molte carte in tavola. Canzoni da 10 minuti ce ne sono poche, solo la prima (che ne dura 19, però), e per il resto seguono la scia inaugurata dal singolo Gegel Barkal, con canzoni non eccessivamente dilatate temporalmente. Inoltre questa volta, per dare alla loro psichedelia drogata un tocco più orientaleggiante si sono lanciati nell'inserimento di strumenti inusuali come può essere il flauto. Facendo centro.



19:Clubroot - Clubroot
Prima uscita dubstep della classifica. Qui siamo su territori meno danzerecci quali per esempio uno Skream o un King Midas Sound, per ritrovarci in un dub più atmosferico che altro. Si gioca con i rumori di sottofondo, con suoni che più che intrattenere accompagnano, rimanendo sempre però melodici al punto giusto. Ottima uscita.



18:The Dead Weather - Horehound
Progetto interessantissimo sulla carta e interessante poi nella realtà. C'è di mezzo Jack White, quindi quello che ci si può aspettare grosso modo lo si immagina già. Immaginate un blues elettrico, sporco, incazzato e magari un pò fumato. Aggiungeteci una donna al microfono anche lei elettrica, sporca, incazzata e magari un pò fumata e ci siete. Il miglior supergruppo dell'anno, sicuramente meglio dei Them Crooked Vultures e degli Shrinebuilder.



17:White Lies - To Lose My Life
Fondamentalmente un disco post-punk degli anni '00, un pò sulla scia inaugurata da Interpol ed Editors. Questo forse meno chitarristico dei due gruppi citati (oddio, anche se l'ultimo degli Editors di chitarristico non c'ha niente), e più virato al pop.



16:The Pains Of Being Pure At Heart - The Pains Of Being Pure At Heart
Disco breve, canzoni brevi e spensierate, suono derivativo ma abbastanza personale. Cresciuti a pane e My Bloody Valentine. Praticamente, tutto lascia pensare a un signor disco. Tant'è.



15:Antony And The Johnsons - The Crying Light
Un disco di Antony. Che parlo a fare?



14:Julian Casablancas - Phrazes For The Young
Tutti dal cantante degli Strokes si sarebbero aspettati un disco a'là Strokes. Nein. Electro-pop da manuale, con testi nello standard (alto) di Casablancas, allegria e malinconia in egual misura. 8 canzoni, quindi ha anche capito che magari calcare la mano non era il caso. Applausi.



13:2562 - Unbalance
Ad essere sincero, mi aspettavo (e sarei stato contento di) un clone di Aerials, quindi una dubstep con atmosfere rarefatte ma possenti e con bassi da mal di testa. Mi sbagliavo, il belga cambia direzione e combina la dubstep con alcune soluzioni care a una certa dance minimale. Risultato? Aspettative disattese, ma disco con le palle. E daje così.



12:A Place To Bury Strangers - Exploding Head
Ancora shoegaze, ma stavolta il punto di riferimento è il pop acidissimo e rumorosissimo dei Jesus And Mary Chain, che sono un pò i maestri del gruppo. Quindi aspettatevi canzoni dal forte appiglio ritmico, grandi riff (Deadbeat è mostruosa), mischiate con rumori fortissimi, feedback e oscurità. Dal vivo pare siano fenomeni.



11:Kylesa - Static Tensions
Sludge violento e tirato, doppia batteria, velocità e tanta melodia. Che billu <3.



10:Dälek - Gutter Tactics
Che parlo a fare? Il solito hip hop politicizzatissimo e inusuale, shoegaze, industrial, noise, breakbeat, metteteci quello che volete. E li ho anche visti dal vivo, grandissimi.



9:...And You Will Know Us By The Trail Of Dead - The Century Of Self
Solita ricetta: prendete una sensibilità pop raffinatissima, aggiungeteci quelle venature hardcore mascherate perfettamente e melodie da rimanerci secchi col cuoricino pieno. Olè. Avete un disco dei Trail Of Dead.



8:Patrick Wolf - The Bachelor
Patrick Wolf è un genio. Quindi un suo disco non può in nessun caso deludere. Questo ne è la prova. Per me è appesantito da troppe atmosfere folkeggianti molto Signore Degli Anelli (Damaris, per esempio). Ma ragazzi, fare discorsi del genere su un disco di questo spessore è ridicolo.



7:Franz Ferdinand - Tonight: Franz Ferdinand
Sti ragazzi continuano a stupire. Indie rock virato post punk al primo disco, indie rock virato sporcizia al secondo, e al terzo ti piazzano un disco danzereccio, con spruzzate di elettronica, cazzeggio e un sacco di melodie. Considerate le premesse avrei voluto vederli dal vivo.



6:The Horrors - Primary Colours
Ancora shoegaze. Ma qui siamo su un altro livello. Il che è sorprendente, vista la ciofeca che avevano tirato fuori come primo disco. Poi cambiano completamente genere e fanno un disco di questo spessore. Boh, senza parole.



5:Arctic Monkeys - Humburg
Boh. Veramente. Sarà stata la produzione di Josh Homme, sarà stato il fatto che sti ragazzetti sono superiori, ma veramente, questa è l'ultima cosa che mi sarei aspettato. Che meraviglia.



4:Bat For Lashes - Two Suns
Ora, sarà che io ho un debole per le voci femminili. Sarà che sono un pò gaio. Ma questa ragazza ha fatto veramente il botto. Una raffinatezza in cui raramente mi è capitato di imbattermi, un suono che quasi ti dispiace ascoltare per paura di sporcarlo, un carattere fragile e possente allo stesso tempo. Disco eccezionale, come ne escono pochi, a conferma del fatto che questo 2009 è stato un anno potente.

Ecco il podio, rullo di tamburi:


3:Burial & Four Tet - Moth/Wolf Cub
Ok, è un singolo. Ascoltatelo, poi ditemi se mi sbaglio. Alcuni hanno detto che è la musica del futuro. Questo non lo so, ma posso dire con certezza che la cosa non mi dispiacerebbe.
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2:Uochi Toki - Libro Audio
Semplicemente uno dei dischi migliori del mio gruppo hip hop (?) preferito. Ne ho parlato qualche post fa sempre sul blog. Uno spettacolo. Geni, loro sono dei geni.
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1:ISIS - Wavering Radiant
Si, potrò non essere obiettivo, anche in vista del fatto che sono stato a due loro live, quest'anno. Però questo, a mio parere, è un disco tra i migliori degli ISIS. Più virato al post-rock in alcuni momenti, più virato al metal puro in altri. E' pipù fruibile, nel senso che non lo percepisci come un unico monolite come invece accadeva per Oceanic e soprattutto per Panopticon. E poi qui ci sono dei pezzi veramente esaltanti, magari non al pari di una In Fiction/So Did We/The Beginning And The End, ma dai, una Hand Of The Host o una Threshold Of Transformation sono veramente trascinanti all'inverosimile. Per me è solo l'ennesima conferma di un genio che non vuole spegnersi. Riuscendoci.
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Alla prossima.