giovedì 17 giugno 2010

Non si butta via niente, o: il primo post politico

Riassunto dei motivi:
avevo scritto questa filippica su FaceBook in risposta ad un tipo che diceva le solite cose, che Berlusconi non è un dittatore (!), che non ha mai licenziato nessuno (!!!!) e tutta sta roba qua; poi il discorso, nei commenti, era andato sulla legge delle intercettazioni e là ho cominciato a scrivere. Potrebbero esserci delle imprecisioni, ne sono consapevole e mi scuso. Al massimo lasciate commenti. E anche orrori grammaticali, è possibile.
Here we go.

Ok, vediamo di fare ordine. Parlando solo delle intercettazioni, non della democrazia e di tutte quelle cagate, che sarebbe un discorso veramente troppo troppo ampio.
Le intercettazioni, di fatto, non sono proibite. Di fare si fanno sempre, solo che si fanno solo per i primi 75 giorni dall'inizio dell'indagine, poi basta. Inoltre, non si potranno fare se non dopo "chiari indizi di colpevolezza" da parte di chi sta per essere intercettato.
Quindi, per dire, non posso intercettare il telefono di Bertolaso perchè chi si sarebbe andato a pensare che il deus ex machina della Protezione Civile affidava gli appalti in cambio di pompini? A Berlusconi erano arrivati tutti, ma chi se lo aspettava da Bertolaso? Certamente in pochi. E quindi già di questo non sapremmo niente.
Però, visto che questo può sembrare di parte, inevitabilmente politico e """comunista""" (che poi vorrei tanto sapere cosa c'è di comunista, apparte la definizione populista), ti faccio qualche altro esempio, teoricamente caro al governo che ha fondato gran parte della campagna elettorale(o perlomeno parte di essa) sulla sicurezza . Non posso più tenere sotto controllo il telefono di uno spacciatore per sapere come e quando trovarlo. Non potranno più intercettare i telefoni dei mafiosi per scoprire che cosa hanno in mente di fare. E tutti sappiamo quanto, in questi campi, le intercettazioni a tappeto siano vitali. Ovviamente poi i magistrati si lamentano di questa situazione, visto che già si vedono criticati perchè fanno il loro lavoro, anche se per caso questo va contro le correnti istituzioni, e oltre a questo gli tolgono pure il materiale per lavorare.
Inoltre, sai cosa? Non si possono più mettere le telecamere. Per le telecamere vale la stessa cosa che vale per le intercettazioni: si possono mettere solo in presenza di chiari indizi di reato. Quindi ok, i politici non verranno più sgamati quando vanno a puttane o quando si comprano la cocaina, però così non potremo più sgamare spacciatori, non potremo più sgamare mafiosi, non potremo neanche sapere se rapinano una gioielleria.
Ah, piccolo appunto riguardo alle intercettazioni: il buon Silvio l'altro giorno, dopo aver detto che in Italia le persone intercettate sono 700.000, il giorno successivo, accortosi della gaffe, ha aggiustato il tiro dicendo che le persone intercettate sono un sette milioni. Ora, lasciando da parte i magistrati e i pubblici ministeri, che nel loro comunismo tendono a ribadire il fatto (evidentemente falso e infondato, visto che il premieri dice altro e loro sono comunisti) che le carte dicono che i numeri telefonici (non le persone, visto che oggigiorno sono poche le persone che hanno un solo numero di telefono, io per primo contando anche i telefoni di casa di mia madre e di mio padre ne ho 4) sono 120.000, lasciando da parte questo dato (diciamo irrilevante), riferendoci solo alle cifre del premier, 7 milioni e mezzo di persone sono circa il 10% della gente. Ora, facendo riferimento a tutti i vari casi per cui le intercettazioni sono state (tristemente o no, dipende dai punti di vista) famose, non mi viene certo da pensare che, guarda che beffarda coincidenza, gli intercettati siano solo Berlusconi e i suoi lacché e i poveri cristi che vanno a dire i cazzi loro al telefono di chi ha trombato con chi eccetera eccetera.
Ora passiamo la parte che riguarda i giornalisti e quindi, di ovvio riflesso, i cittadini. Il decreto prevedere che non possono essere resi pubblici gli atti di processo, anche se questi, e attenzione a questo simpaticissimo passaggio, anche se questi non sono protetti da segreto. Quindi io, cittadino che magari mi interesso delle peripezie del nostro amato Presidente del Consiglio, non potrei sapere niente dei processi per i quali doveva essere condannato ma che poi per un motivo o per l'altro è riuscito a non farsi fare. Facciamo un altro esempio, che poi passo per comunista. Il caso di Garlasco. Un fatto di cronaca che ha sconvolto(o anche solo interessato) una buona parte dell'Italia. Noi adesso, se il decreto sulle intercettazioni fosse entrato in vigore prima, non avremmo la minima idea di come sarebbe poi andato a finire, a meno che non andavi negli archivi del tribunale di competenza e ti andavi a spulciare i verbali, nel linguaggio criptico nel quale sono
scritti. Ma anche, sempre per fare un riferimento alla mafia che il governo sta facendo tanto tanto tanto per combattere, su facebook gira un link che dice chiaramente che senza le intercettazioni quei due noti comunistacci pagati dal governo che rispondono ai nomi di Falcone e Borsellino non avrebbero mai arrestato un tale Totò Riina. Un nome a caso, eh, uno chiaramente innocente ma perseguitato dalle malefiche "toghe rosse".
Vuoi sapere un'altra curiosità sulla legge, che interessa gran parte della gente, visto che in Italia quasi nessuno legge i quotidiani e si informa come si deve?
Bene, ora non si possono fare più riprese senza il consenso dell'interessato. Prima si poteva fare, l'unica differenza è che se non si aveva il consenso si oscurava il viso e si modificava la voce. Adesso non si possono proprio più fare riprese. Quindi, praticamente è come se non vedessimo più programmi che, per quanto il contenuto politico fosse discutibile erano comunque programmi interessanti in primo luogo e formativi in secundis, come per esempio Striscia La Notizia e Le Iene. Questo perchè? Per andare poi a colpire programmi evidentemente meno avvezzi agli interessi di sua maestà SB come Report (che poi cosa abbia di anti-berlusconiano quel programma lo sa solo lui, mica è AnnoZero, Report è un programma serissimo, ma vabbè). Poi aspetta, a favore di chi è, questa legge? Dei cittadini?

Ricordo che 4 o 5 anni fa l'Italia era al 63° posto in una classifica dei paesi con maggiore libertà d'informazione. Noi, grande paese democratico, solo 63esimi. Immagina dopo questa legge.
Che poi, in Senato l'hanno fatta passare con la fiducia, quindi blindandola, non se ne sapeva niente. Mo voglio proprio vedere come devono fare.