lunedì 24 agosto 2009

Le macchine americane del '72

Si, è l'ennesimo post su un film.
Ok, c'avete ragionissima, oramai parlo solo di quello, musica/fumetti/libri non ne metto più, ma è perchè quando posto una cosa la voglio approfondire.
Per cui tipo, io una recensione accurata dei Bark Psychosis, o di Leonard Cohen, o dei Velvet Underground, o degli ISIS o peggio ancora dei tool io la farei anche, però è un casino, bisogna sapere perfettamente di cosa si sta parlando.
E con un film è un pò più facile, gli elementi da analizzare li si hanno tutti in due ore.
Però dai, prometto che cercherò di scrivere sempre più recensioni di dischi.
Fumetti e libri no, perchè quello è veramente complicato. Nessuno legge gli stessi fumetti o libri che leggi tu, quindi devi comunque partire da zero e cercare di non sputtanare nessun punto importante della trama, sennò che cazzo lo posti a fare? Senza poi contare il fatto di dover eventualmente ri-hostare i capitoli o gli episodi, perchè sennò poi i forum di hosting si incazzano666.

Ok, il film, si.
Minchia.



Gran Torino. Si.
Clint Eastwood. Si.
Entrambi soggetti che partivano riempiti fino a scoppiare di aspettative positive.
Entrambi soggetti che finivano completamente oltre le migliori aspettative.
Perchè alla fine sapevo già grosso modo di cosa parlava e dei temi principali, sapevo già grossomodo come finiva, il tema fondamentale della fine, eccetera eccetera.
Tutta gente che non aveva capito un cazzo.

Fondamentalmente il film è su questo tale, Clint Eastwood appunto, che campa in un ghetto americano ed è circondato da negri/messicani/orientali/altrarobarandom, e non li sopporta proprio. I problemi di comunicazione rendono invalicabile la staccionata che li separa, niente da fare. Lui sputa in segno di disprezzo? La vecchia cinese di fronte a lui sputa dieci volte tanto. E l'odio si alza.
Poi, siccome il film in qualche modo dovrà evolversi dalla statica iniziale situazione, succedono cose che la situazione la fanno cambiare. Quindi il nostro Clint (Walt, ma Clint è meglio) comincia non solo a sopportare, ma anzi ad apprezzare alcuni modi di fare dei suoi giallognoli vicini, abituandocisi e fraternizzandoci.
Quindi un occhio superficiale potrebbe dire che è un film sulla fraternità razziale, il bianco americano (?) conservatore che fa amicizia con degli sporchi chingchang cinesi, bla, bla, bla.
Cazzate.
Eastwood è un artista, e in quanto tale se ne fotte di questi temi di politica spiccia e ignorante. Gli uomini sono tutti uguali, la gente intelligente lo sa, quindi è inutile fare un film su quanto i discriminatori siano gente idiota o menate simili; tanto lo sono e basta.
Questo è un film di uomini. Su uomini. Per uomini.
Uomini, perchè i protagonisti principali sono uomini, di quelli veri, che partendo da un punto ne arrivano in un altro crescendo. Che imparano dai propri errori e dagli insegnamenti degli amici. Che trovano importantissima, quasi vitale, la risata tra amici, lasciando il momento di tristezzarimpiantoserietà per i momenti di solitudine, o comunque relegandolo il più possibile.
Un film che ti fa amare ogni singolo protagonista, che ti fa capire la sua mente senza artifici, seguendolo nei momenti importanti, ascoltando i suoi dialoghi, patendone il dolore o gioendone le conquiste.
E' un film in cui le battute fra amici sono più importanti dei grandi eventi della vita, in cui la vecchiaia è affrontata come situazione di inevitabile superiorità, ma nel quale comunque le debolezze ti sfibrano. Magari facendoti apparire più forte, si, ma si sa che le apparenze ingannano.
Uscito dal cinema sei si sconquassato dagli eventi, ma sei anche consapevole che qualsiasi sia il tuo atteggiamento verso il mondo, un rapporto onesto con una persona tua pari sarà sempre capace di comprometterlo. La qual cosa non è certamente negativa.
Im definitiva, è un film virile.
Virile, si, virile come può essere un saluto scortesissimo e sboccatissimo tra vecchi amici che però sotto sotto farebbero tutto l'uno per l'altro, virile come uno che si incazza con l'altro ma per il suo bene, virile come il bisogno di una birra fredda per calmare la rabbia, virile come un cane come unica compagnia possibile, virile come un pianto sommesso perchè cazzo, nessuno deve vedere che piango, sono pur sempre un uomo.
E poi dai, è un film stupendo.

8 commenti:

  1. Si, hai ragione. Non è un film sulla razza, il messaggio non è "bianco, giallo o nero, amiamoci tutti insieme".
    Perchè la lente è su Walt (Clint, ma meglio Walt), il burbero e plurirattristato [cit.] reduce di guerra, perseguitato dalle ombre del passato e dalla spazzatura del presente. Ma vabbò, non voglio recensire una recensione. E poi sono le due, e detto fra noi non c'ho proprio voglia.
    Oh, facciamo così: tu recensisci che io guardo. [quanta autonomia di pensiero, ah?] Però sbrigati, che sto blog fa la muffa...

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  2. E lo so, il fatto è che devo trovare qualcosa che mi smuova veramente.
    Perchè mettere download così, sterili, non mi piace, l'ho fatto ma non mi soddisfa.

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  3. Sarebbe una gran bella cosa magari recensire OGNI film/album/libro/manufatto egizio che ti passa per le mani, o almeno quelli che "studi". Se ti pare troppo dispersivo o banale, perchè in fondo lo fanno in molti, prova almeno a stimolare un po' la discussione o a diffondere il tuo verbo. Sennò buttalo, sto blog.

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  4. Epporcamiseria, avevo scritto un post e me l'ha cancellato o non l'ha preso. Che odio. Comunque, dicevo sostanzialmente di pubblicare più materiale, Homo approved e not, o di stimolare un po' di più i malcapitati sul blog. E' banale, ma se dev'essere un blog...poi oh, magari ti sta bene la raccolta di perle rare...

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  5. Ma infatti è quello che cerco di fare.
    Però tipo, di film non ne vedo molti, ultimamente, e recensire L'Era Glaciale 3 non mi pare il caso.
    Per i dischi è più complicato perchè non sempre ho modo di "studiarli" per bene, con testi e tutto.
    Vedrò di fare il possibile, comunque.

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  6. Non è andato perso niente, è solo che ho messo gli avvisi per i commenti, e li devo praticamente autorizzare.
    E' una rottura di minchia, ma perlomeno so chi scrive.

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  7. Capisco...
    Vabbò, in attesa di segnalazioni ;) ogni tanto scopri un film che non avevi visto, leggendone quattro righe su un blog nascosto in un angolo del web. E magari scopri che ti piace, e dopo Million Dollar Baby e Gran Torino ti viene voglia di vedere qualcos'altro di Eastwood. Se ha fatto altro (?)

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  8. Si che ha fatto altro.
    Mystic River è splendido.
    Devo ancora vedere The Changeling e i due film di guerra (Flag Of Our Fathers e Lettere Da Iwojima).

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