domenica 19 gennaio 2020

Abbiamo fatti vecchi

Ok ora siamo arrivati alle posizioni alte.

Sapete già come funziona, quindi memino d'ordinanza e via.
Ah, chiaramente le posizioni sono dalla 30 alla 1, in quest'ordine. Quindi no, i Tame Impala non hanno scritto il mio disco del decennio.



30. Tame Impala - Current (2015)

Il meccanismo del successo e dei fan è sempre stato affascinante. I Tame Impala avrebbero le carte in regola per essere una delle band rock più brave che ci siano, però ora li odio. Ciò detto, 'sto disco è pazzesco. Ha uno dei pezzi più belli del decennio, ma a prescindere da quello, è pazzesco tutto. Un cambio completo di sound e di struttura delle canzoni, e un miglioramento esponenziale rispetto ai primi due. E siccome già i primi due erano molto belli, questo è chiaramente clamoroso.


29. Sun Kil Moon - Benji (2014)

Primo approccio a Sun Kil Moon. Semplicemente stupendo. Secondo me non è profondo come leggo da molti sull'internetto. O meglio, è profondo come sanno essere profondi i prodotti slice of life, quindi parti dal quotidiano per trovare delle verità universali (e infatti il disco successivo si chiamava proprio Universal Themes). Però sempre in maniera indiretta, quasi involontaria. Lui però è proprio stronzo.


28. Amnesia Scanner - Another Life (2018)

Per me l'EP AS è l'apice assoluto di tutta la deconstructed club music. Questo è più lungo e quindi per forza di cose un po' più diluito, però è comunque potentissimo. La cosa assurda che riescono a fare 'sti due stronzi è creare musica violentissima e twisted (odio usare termini inglesi a cazzo, ma in questo caso è perfetta) ma renderla comunque molto accessibile.


27. Joanna Newsom - Divers (2015)

Non ci speravo per niente che riuscisse a fare un disco del genere. E nonostante sia molto diverso sia da Ys sia da Have One on Me, sia come atmosfere che come strumentazioni e struttura, riesce sempre ad essere lei. Da un lato sono triste che faccia uscire pochissima musica perché ne vorrei di più, però se il livello è questo posso solo stare muto.


26. Lorenzo Senni - Persona (2016)

Mi è sempre dispiaciuto non essere riuscito a beccarlo live con il tour in cui faceva il collage dei build-up, perché quello credo che rappresenti esattamente la poetica del Lollo nazionale.


25. Nicolas Jaar - Space Is Only Noise (2011)

Nelle figure che sono emerse in questo decennio che fanno roba loro e che producono anche tanta altra gente, per me lui è il migliore. Non sarà il più talentuoso o il più concettualmente interessante, ma senza ombra di dubbio è il più affascinante. Ad oggi, non ho ancora trovato nessuno che sappia gestire gli spazi vuoti come li sa gestire lui. Nessuno, neanche gente che fa ambient da decenni. Nessuno. Maestro.


24. Esben and the Witch - Violet Cries (2011)

C'era una volta una speranza chiamata "indie". La gente pensava, affascinata, che avrebbe salvato i destini del rock. Nessuno sapeva che era una speranza vana. Vabbé comunque, questo è l'esempio migliore di indie perché si smarcava parecchio da quei canoni e li mischiava con robe più esoteriche. Infatti poi col tempo si sono estremizzati fino a quasi diventare una sorta di Neurosis (scherzo, ma non troppo).


23. D'Angelo and the Vanguard - Black Messiah (2014)

Fuoriclasse.


22. Aa. Vv. - Mono no Aware (2017)

La cosa che trovo fantastica di questo disco, il motivo per il quale è così bello, è che è una compilation ambient in cui sono state coinvolte persone che con l'ambient hanno poco a che fare. E si sente. Non è un disco, è una poesia.


21. Andy Stott - Too Many Voices (2016)

Come fa a mettere insieme quella pesantezza e quel glitch? Come fa?


20. Beach House - Teen Dream (2010)

Il disco più dolce.


19. Kendrick Lamar - Good Kid, m.a.a.d. City (2012)

Leggete gente che ne sa più di me e che scrive meglio di me, non leggete me che tanto direi solo robe già sentite.


18. SOPHIE - Oil of Every Pearl's Un-Insides (2018)

Per me non è l'esempio migliore di deconstructed club. Però sarà un po' la personalità di SOPHIE, sarà per la carica pop che riesce a dare a tutto quanto nonostante la base sia super violenta, OOEPUI è spettacolare.


17. Tyler, the Creator - IGOR (2019)

Chi cambia così tanto mi affascina ogni volta. Sia perché è una cosa super coraggiosa da fare, sia perché quando è fatta a questo livello è ai limiti dell'incredibile.


16. Caterina Barbieri - Ecstatic Computation (2019)

C'è poco da dire. Lei è una che faceva (fa) quella roba che Simon Reynolds chiama conceptronica, però qui sinceramente non ho manco mai approfondito il concetto. Ecstatic Computation è esattamente come lo descrive il titolo: è una computazione, è robotico, è sintetico, metteteci tutti gli aggettivi da recensore di musica che volete, però è rilassante, ha una capacità di dare vibrazioni positive che di sicuro non ti aspetti da una cosa così fredda.


15. Rosalía - El mal querer (2018)

La cosa bella è che, se anche si trattasse solo di un disco trip-hop mischiato col flamenco, sarebbe sì bello, ma niente di così incredibilmente originale - d'altro canto quasi vent'anni prima i Gotan Project hanno mischiato il trip-hop col tango. È che è un disco totalmente moderno, con suoni quasi industrial certe volte. Capolavoro. TRA TRA.


14. FKA twigs - MAGDALENE (2019)

twigs non cambia stile, magari cambia le tematiche, magari sceglie di osare un po' di più con la voce, cambia produttore, ma è sempre lei. Ed è un sacco di volte meglio di qualsiasi cosa avesse fatto in precedenza, nonostante fossero già di altissimo livello. Di gente così non ne abbiamo tanta. Anzi (checché ne dicano i rocker - che peste li colga).


13. Godspeed You! Blaack Emperor - 'Asunder, Sweet and Other Distress' (2015)

Mi sa che combatto 'sta battaglia in solitaria, ma vabbé. Le parti drone sono molto intense e non annoiano, cosa che per me è sempre un pericolo, ma le due "canzoni" sono quanto di più bello abbiano mai scritto. In particolare Piss Crowns Are Trembled mi lascia in lacrime ogni singola volta - letteralmente. Celestiale.


12. Yves Tumor - Safe in the Hands of Love (2018)

Ecco, lui è il personaggio più strano che abbia incontrato nel decennio. Era in Mono no Aware, e nei lavori precedenti faceva elettronica che, per quanto magari non rumorosissima, era comunque abbastanza minacciosa e indubbiamente legata ai linguaggi dell'ambient e dell'industrial. Live poi era più violento di quasi tutti i concerti metal e hardcore a cui sono stato. Qui fa quasi un disco pop. Il pop più scuro e spigoloso che ascolterete.


11. Andy Stott - Faith in Strangers (2014)

È semplicemente il musicista di elettronica con le palle più quadrate del decennio - e se continua così non solo del decennio. "Fuoriclasse" mi sa che l'ho già detto.

E ora andiamo con la top 10.


10. Arca - Arca (2017)

Qui Arca ha sorpassato tutti senza mettere la freccia. C'era tutta quella corrente che chiamavano "accelerazionismo" e lui decide di prendersela sulle spalle e portarla dove dice lui, poi chi lo riesce a seguire bene. Il problema è che prima era un artista di musica elettronica, qui ha preso il microfono e ha fatto della sua poetica di metamorfosi una cosa altra.


9. Oneohtrix Point Never - Garden of Delete (2015)

Garden of Delete è il disco di OPN che mi ha stregato. Non ero mai riuscito ad appassionarmi ai lavori prima di R Plus Seven (continuo a non riuscirci), e non sono riuscito ad appassionarmi ai successivi. Ma qui secondo me ha raggiunto la sintesi perfetta della bellezza delle canzoni senza andare nel puro citazionismo che secondo me appesantisce troppo gli altri album. Garden of Delete è scurissimo (e infatti la copertina è quella che è), è tagliente, ma ha anche dei momenti quasi pop.


8. Kanye West - My Dark Beautiful Twisted Fantasy (2010)

Ad onor del vero, devo dire che non mi piace proprio TUTTO di questo disco, ci sono dei punti che mi lasciano un po' meh. Però questi bassi non sono poi così bassi, mentre invece gli alti sono alti astronomici.
Dispiace che abbia iniziato il decennio davvero da re incontrastato per poi finire così.


7. Frank Ocean - channel ORANGE (2012)

Personalmente non c'è proprio confronto tra channel ORANGE e Blonde. Blonde è molto bello eh, sicuro, chi gli dice niente?, però questo ha una ricchezza di arrangiamenti e soprattutto delle melodie, dei cambi di direzione, di mood, che lo mettono mille livelli sopra.


6. Sufjan Stevens - Carrie and Lowell (2015)

Quanto dolore.
Però quanta raffinatezza. Quanta dolcezza. Quanta classe. Sufjan, sei un bastardo.


5. Flying Lotus - Cosmogramma (2010)

Se contiamo i punti, il suo disco migliore. La sintesi migliore di tutte le sue influenze e delle sue capacità di riutilizzarle. Infatti dal disco successivo cambia totalmente formula.


4. Joanna Newsom - Have One on Me (2010)

Della dose irritante di talento che ha Joannona Coscialunga dicevo già prima, quindi "giassapete". Sono tre cd. Sono due ore piene di musica, più o meno con gli stessi strumenti. E non ti annoi mai. Ingiusta.


3. James Blake - Overgrown (2013)

Lo amavo quando faceva roba puramente elettronica (la cosiddetta post-dubstep), poi ha fatto il primo album e per quanto fosse carino, era irritante, era ruffiano, sembrava che Giacomino facesse esattamente quello che volevi sentire. Quindi no, passo falso. Poi tira fuori questa cosa qua. Che non è un capolavoro solo perché mischia perfettamente lo spirito da club delle cose precedenti con le robe più intime, ma perché anche le parti "da cantautore" sono centomila volte più curate, scritte meglio, più efficaci. È un disco perfetto.


2. David Bowie - Blackstar (2016)

Era la seconda settimana di gennaio, ascoltavo il nuovo di David Bowie sorprendendomi ancora che riuscisse a fare cose così allucinate e meravigliose. Poi, mentre andavo all'università dopo essermi svegliato in fretta e furia, passo davanti ad un bar e vedo che al tg stavano dando la notizia della sua morte. Quel giorno non ho quasi proferito parola, e quella settimana non è stato molto diverso. Poi sono tornato sul disco dopo aver letto di cosa effettivamente parli e il mio cuore si è spezzato completamente. Potrebbe essere, in effetti, il suo disco che ho ascoltato di meno. Però è un capolavoro. Una roba da libri di storia.


1. Kendrick Lamar - To Pimp a Butterfly (2015)

Lo dico da quando è uscito che non si può battere.


Se qualcuno mi dovesse chiedere "sei assolutamente sicuro della classifica che hai fatto?," per quanto mi sembri molto solida e quadrata (e rappresenti praticamente quasi tutte le cose che mi sono piaciute tantissimo in questi ultimi 10 anni), non riuscirei a rispondere di sì.
Ci sono tante cose che non ho inserito perché forse non mi sembrava giusto. Ad esempio, al posto dell'album degli Amnesia Scanner avrei volentierissimo messo l'EP AS, che è una bomba atomica assoluta e secondo me l'apice di un genere, però appunto è un EP. Se Lorenzo Senni avesse fatto uscire un album, e quest'album fosse stato al livello di Persona, avrei messo l'album invece dell'EP. Non è coerente come cosa, è evidente, però nessuno è sempre coerente e io meno di tutti.
Ci sono anche un sacco di cose che non ho messo perché ho ascoltato poco o perché ne ero spaventato. Shaking the Habitual dei Knife, ad esempio, mi ha sempre intimorito moltissimo nonostante loro li ami alla follia (tornate insieme amici, dai). Oppure quei due mostri che hanno fatto uscire gli Autechre a distanza di pochi anni - come fai ad assimilare 12 ore di musica COSÌ nel giro di tipo tre anni? Oppure gli Swans. Possibile che nessuno di quei due dischi meriti la top 30? Probabilmente sì, però non ho il coraggio di ascoltarli e riascoltarli.
Poi ci sono tanti gruppi che non ho inserito perché ho ascoltato quasi nulla e non mi hanno mai preso. Double Negative dei Low: tutti lo hanno incensato, ma io proprio non riesco ad entrarci. A Crow Looked at Me di Mount Eerie, troppo timore per poterlo ascoltare seriamente: se Carrie and Lowell gioca nello stesso campionato, Sufjan almeno riesce a metterci un po' di dolcezza, rende il disco più avvicinabile, mentre Elverum non ci prova proprio. Penso che i casi di esclusi più eclatanti siano i Death Grips e gli LCD Soundsystem ma anche lì, per quanto ci provi non mi appassionano mai. Ci riprovo, giuro.
Però, ormai, quel che è fatto è fatto.
Se ci dovessero essere dei cambiamenti, trovate tutti gli eventuali aggiornamenti nella classifica che ho fatto su RYM, che comunque segue la struttura che ho seguito per questa classifica. Quindi i primi 30 sono in ordine, ma dalla 31 alla 100 invece no.
Vedrò di lavorare sulle playlist che dicevo nel post precedente, quindi magari non ci sarà troppo da attendere per un altro post. Pensa te che culo.

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