In realtà non ho granché da dire. Probabilmente perché è già stato detto tutto.
Comunque oggi è il trentesimo anniversario della morte di Andrea Pazienza, forse la mente più grande che il fumetto italiano abbia avuto. Che di per sé è una data come le altre, ormai l'internet campa di questi anniversari. Ma vedere che è morto nell'88, che è il mio anno di nascita, mi ha fatto un certo effetto. Però non me la sento di scrivere un pippone o anche una pippetta su Pazienza, dato che non ho letto proprio tutto tutto quello che porta la sua firma. Magari le prossime 4 vignette potrebbero dare un'idea di cosa era capace quel drogato del cazzo. Ti amo Andrè, mi manchi anche se non ti ho mai vissuto.
E quindi niente. Leggete Pazienza, non può fare che bene.
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