sabato 19 novembre 2016

... and I miss you

Gli induisti e i buddisti ne sapevano, ci avevano visto lungo quando dicevano di liberarsi dai beni materiali per vivere una vita di solo amore spirituale. Però io non sono né induista né buddista. Un po' perché non ci ho mai provato, un po' perché per me le cose materiali sono importanti, quasi vitali. Scrivendo questo ho davanti agli occhi tutti i fumetti e i libri che ho qui a Milano sulla mensola di casa nuova.
Vabbé, buttiamo giù la maschera. Sono due settimane che sono molto agitato, molto scosso e molto triste perché mi hanno rotto l'hard disk esterno.
Chi è come me (quindi nato prima del 1990 con passioni musicali/filmiche/quellochevolete) capisce cosa questo comporta. Avere un tera e mezzo di roba e perderla in un secondo e mezzo scarso è parecchio destabilizzante, soprattutto considerato che non c'avevo mica salvate le foto fatte col cellulare con quasi tutti quelli, appunto, nati dopo il 1990. La cosa più brutta in assoluto, infatti, è l'essere costretti a vivere i momenti in cui qualsiasi cosa ti passi davanti - sui social, sul lettore mp3 del telefono, o sul lettore mp3 vero e proprio (ho la sensazione che stia per lasciarmi pure lui) - pensi "cazzo, ho perso anche lui".

Ecco una lista a caso delle cose a cui ho pensato man mano che questa sequenza di tristezza e bestemmie (ma più di tristezza) andava avanti.

Gli stand-up sottotitolati in italiano. Bill Hicks è stato parte integrante della mia formazione e crescita come persona, e questo solo grazie a comedysubs che aveva messo online gli spettacoli sottotitolati. Ora, non è che mi mangi le mani per aver perso quelli di Bill Hicks o di Louis CK, perché tanto li so praticamente a memoria, ma mi mancano quelli meno facili da trovare. Hicks e CK sono all over youtube, sottotitolati e non, ma Bigger and Blacker di Chris Rock? Gli Out of England di Ricky Gervais? Ecco, appunto.
I dischi italiani un po' meno strafamosi che ce li ha anche il cane dei vicini. Alla fine i primi Marlene Kuntz, o i primi due/tre dischi degli Afterhours li trovi, così come Capossela e il primo del Teatro degli orrori. Però i primi dei Uochi Toki? La stanza di Swedenborg? I Laghetto? I Three Steps to the Ocean? I primi demo della Biblioteca deserta? La Squadra Omega?
I mix e i bootleg. Nel senso che la discografia dei Godspeed You! Black Emperor la trovi dovunque, ma tutti i loro bootleg? Oppure i vari DJ Kicks, o i Fabriclive? Cazzo, il Fabric55 di Shackleton.
I singoli e gli EP, di musica elettronica e non. Questo è consequenziale a quello di prima. Ad esempio, di Shackleton ho perso il Fabric55, ma anche tutti i singoli. Così come i singoli e gli EP di Burial (anche se forse questi sono un po' più facili da trovare). Così come tutti i singoli dei Radiohead, o dei Cure, o di Falty DL, o di D1. Tutti i dischi dubstep del periodo d'oro. Tutta la discografia sterminata di Aphex Twin con tutti i monicker usati negli anni.
Tutta la roba che non c'è su Spotify. Quindi Joanna Newsom. Quindi i Tool. Quindi tutte le robe post-metal di 8-9-10 anni fa. Tutto il jazz che ancora non avevo ascoltato. I Bohren & der Club of Gore.
Gli hentai. I volumi migliori di Hyji e Naruko Hanaharo.
I fumetti oscuri ed underground scaricati negli anni che ora sarebbe veramente un casino recuperare.

Che poi chiariamoci, non è che sono cose che non troverò mai più. Anzi, mio fratello qualche mese fa mi smollò un suo hard disk esterno da 500 giga che quantomeno mi basterà per due-tre anni per metterci la musica. Però la cosa che davvero manca è la sicurezza che avevi di poter fare affidamento su un archivio di cose che ti piacciono e che potrai avere a tua disposizione. Il sapere che sì ok, di Bob Dylan hai ascoltato tre dischi, ma i più importanti li hai tutti lì e quando arriverà il momento potrai ascoltarli. Stesso discorso per i Rolling Stones. Per Nick Young. Per Springsteen. Per Brian Eno.

Per fortuna non ho mai ignorato Last.fm e ho lì l'archivio di praticamente qualsiasi cosa abbia ascoltato quasi dall'età della ragione ad oggi.
Ma è quasi un ricostruirsi pezzo pezzo.

Ok, potete tornare alle vostre vite.
Ah, ho cambiato il layout e sto cercando di lavorare all'immagine d'intestazione.
Eccovi una foto di PKNA per simboleggiare l'innocenza perduta.

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