giovedì 3 dicembre 2009

Catseggio massimo

Mi dispiace non aver postato niente nell'ultimo periodo, ma diciamo che sono stato un pò indaffarato, ecco. Tra università, concerti pazzeschi (di cui non scrivo un resoconto per pura accidia, comunque erano Il Teatro Degli Orrori e ancora gli ISIS però stavolta supportati dai Dälek, quindi goduria estrema, soprattutto visto e considerato che gli ISIS hanno fatto il miglior concerto che abbia mai visto, insieme a quello di Rimini dei Tool, quindi voglio dire), impegni coniugali, film da vedere ma intercettare con maestria, l'admin del 3rdeye che mi chiede di scrivere per il Panopticon e io che ancora non gli ho risposto, mortacci miei, eccetera eccetera.
Ultimamente poi ci si sta mettendo anche il fottuto pc, con Windows che non vuole partire e Ubuntu che fa dei capricci che mi fanno imbestialire. Un bel periodo, insomma.
Aggiungiamoci anche il fatto che stia per finire il 2009, quindi si avvicina ineluttabile la stesura della classifica del decennio che sta per finire. Per non parlare della classifica 2009. Entrambi sfide avvincenti. Cose brutte.

E visto che vi ho a cuore, miei manzoniani 25 lettori (se, magari), per non avervi fatto leggere queste righe a vuoto, vi metto dei download di dischi che mi stanno facendo compagnia in questo periodo. O perlomeno, metto quelli che non compariranno di certo nella classifica del decennio di cui sopra, visto che spero di riuscire a mettere tutti i download di tutti i dischi.

Indi:



Bohren & Der Club Of Gore - Sunset Mission (pt. 1)
Bohren & Der Club Of Gore - Sunset Mission (pt. 2)



The Kilimanjaro Darkjazz Ensemble - The Kilimanjaro Darkjazz Ensemble

Che sono due dischi jazz, fondamentalmente. Soprattutto il primo. Questo perchè sono entrambi parte di un genere abbastanza particolare, come avrete potuto intuire in particolare dal nome del secondo gruppo, che si fregia dell'attributo specificativo Darkjazz. Si, dark jazz. Ora, non è esattamente quello il nome del genere, per quanto Last.fm lo riporti tra le papabili opzioni. E' comunque jazz, però sempre più contaminato di musiche estranee all'ambito jazzistico, quali possono essere l'ambient, piuttosto che il dub, l'avantgarde piuttosto che il black metal. In genere, infatti, i componenti di questo genere di gruppi provengono da scene ben più estreme e più movimentate: penso, per esempio, ai Kilimanjaro Darkjazz Ensemble, che conta nella loro formazione membri provenienti da o che hanno avuto a che fare con i Saint Vitus, nota formazione doom metal. E questa gente porta proprio le atmosfere dilatate e spesso cupe tipiche di altri lidi musicali in un genere di suo abbastanza aperto alle contaminazioni. Se già in passato è stato possibile mischiare il jazz con l'elettronica, con l'hip hop e con il rock, non vedo perchè la dark ambient o il metal non possano entrare a far parte della festa.
Tant'è.
Due dischi diversi, due atmosfere diverse, due approcci alla musica molto simili.




2562 - Aerial

Qui invece si cambia.
Quello di prima era jazz, per quanto strano possa sembrare, qui siamo nell'ambito dubstep. Si, il genere nuovo nato in Inghilterra, hypato in modo sovrumano, eccetera eccetera. Si.
Per questo vi dò un solo consiglio: ascoltatelo quanto volete, ma poi fatevi il favore di ascoltarlo in cuffia, con un volume dei bassi adeguato. Io lo amavo già da prima, ma è solo con l'ascolto attento dei bassi che mi sono reso conto di quanto grande sia questo disco. Davvero, ci sono delle tracce che non lasciano scampo, vi può fare male la testa tanto sono profondi i bassi e tanto sono martellanti i ritmi. Non dimentichiamo, poi, che comunque, bassi si o bassi no, c'è anche un'estrema maestria nella composizione. I bassi aiutano, ok, ma non bastano. Ascoltatelo bene e vi darà soddisfazioni.
Il titolo è estremamente adatto alle atmosfere che ci troverete: nebbiose, nuvolose, annacquate e umide.

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