domenica 18 gennaio 2009

Hawaai E Cuori Infranti

Arriva prima o poi il momento in cui senti il bisogno di fermarti.
Succede qualcosa, viene a mancare una persona cara, ci si trasferisce, in un modo o nell'altro cambia qualcosa. E si tirano le somme, si fa una panoramica di quello che è stato.
Se siamo fortunati, lo si fa con piacere, con nostalgia, il momento da lacrimone che da una parte sa che quello che è stato non tornerà, dall'altra è contento che certe esperienze ci abbiano arricchito e si spera che le prossime siano altrettanto eccezionali.
Se siamo meno fortunati, ciò non succede. Oppure succede nel modo peggiore.
Ovvero: Kanye West prima di 808's & Heartbreak.

E' un periodo estremamente difficile, per Mr. West, quello che segue l'uscita del precedente Graduation. Ormai forte del suo status symbol, sforna successi pop e hip hop uno dietro l'altro, non ne sbaglia una neanche a volerlo. Ovviamente è anche pieno di soldi. E, nonostante il suo modo di esprimersi, di comporre, di scrivere la sua musica renda evidente che comunque è un giovanotto rimasto coi piedi per terra, diciamo che si toglie i suoi piccoli sfizi (oh, alla fine chi è che non lo farebbe?). E quindi via coi vestiti firmati, i viaggi, i gioielli (è comunque un negro che fa hip hop, alla natura non si sfugge) e compagnia bella. E ovviamente non dimentica mica la sua mamma, per lui vero e proprio punto di riferimento, tanto da dedicarle sempre se non dei versi in diverse canzoni, dei pezzi veri e propri. La riscatta quindi da una vita vissuta lottando contro la povertà per assicurare al figliolo Kanye quello che, nelle sue aspettative, era certamente molto di meno di qunto effettivamente ha poi avuto: la toglie dalla bettola nel Queens (o dov'è che viveva, non era comunque un bel posto) in cui ha vissuto fino a quel momento, sostituendola con un villone, vestiti eleganti, gioielli, e perchè no?, qualche ritocchino qua e là. Sempre coscienziosamente, però, alla fine è comunque una donna con una certa dignità, non cambierà di certo aspetto solo perchè ora può. Solo, ecco, un seno eccessivo, passata una certa età, può portare dei fastidi. Quindi l'unica pecca di vanità, per così dire, è appunto ridursi di qualche taglia il reggiseno.
E qui succede l'imprevisto. Non si sa come, la madre del sig. West, Donda, perde la vita nell'intervento. Ripeto, non si sa perchè, non ce lo si spiega.
Ovviamente, non è per niente un momento facile. Tutt'altro. Il punto di riferimento a cui fare ritorno dopo tante fatiche e tanti giri del mondo, bè, semplicemente non c'è più. Totale vuoto.

Non solo.
Prendete l'amore della vostra vita, la donna che vi è stata accanto per mezza vita nonostante abbiate avuto la possibilità di andare con tutte le donne che potevate immaginare. Immaginate una cosa del genere, ed immaginate, nell'ottica di Mr. West, l'importanza che una donna poteva avere per permettere che questo avvenga.
Bene, ora, da questo quadro psicologico immaginario del sign. Kanye, togliete anche lei.
Anche qui, il motivo non ci è dato saperlo. Litigi, riavvicinamenti ciechi, nuovi litigi, incomprensioni, sfiducie, stanchezza. Ed addio.
Bene, ora avete il quadro più o meno completo per capire l'ottica di 808's & Heartbreak, l'ultimo album di Kanye West, uscito nel 2008 a sorpresa, visto che tutti gli annunci davano il successore di Graduation per il 2009.
Non è però il disco sull'amore finito, o sulla mamma morta, lagnoso e scopiazzato, come ci si aspetterebbe. Prendete il quadro delle due perdite e sopstatelo subito prima del quadro delle prime righe: in un momento di questa gravità, non si può far altro che fermarsi, cercare di calmarsi e, come ho detto all'inizio, fare un pò una panoramica di ciò che era, e che purtroppo non sarà più.
Il risultato, per una persona con il tenore di una popstare quale Kanye West ormai è a tutti gli effetti, non può che rivelarsi almeno interessante. In questo caso, oltre che interessante, è anche estremamente desolante.
Gli unici contatti che aveva mantenuto con il "real world" ormai sono andati, e quindi versi come
My friend showed me pictures of his kids
And all I could show him was pictures of my cribs
He said his daughter got a brand new report card
And all I got was a brand new sports car

ci danno l'idea di quello che quest'omuncolo si trova a passare. E' ormai completamente estraneo al mondo dei suoi amici di liceo, non ha una "real life" che corrisponda al "real world". Il mondo patinato, fatto di interessi e lustrini, di pellicce e dlin-dlin non è quello adatto a lui, lui che "keeps it real", vicino al mondo. E' come se avesse i piedi per terra, ma la terra sia deserta.
Oltre alla devastazione interiore, però, non mancano i pezzi dedicati al rapporto con la sua ormai ex; se Welcome To Heartbreak, Amazing, Street Lights e soprattutto il freestyle Pinocchio Story sono dedicati da West a West, la restante tracklista è tutta scritta per la donna ormai perduta, scritte in diversi momenti della situazione sentimentale complicata che Mr West si è trascinato dietro per il tempo che è durato: dalla nostalgia di Coldest Winter alla tristezza incondizionata di Love Lockdown, fino alla nostalgia e alla rabbia di Heartless, si crea un panorama complesso di tutti gli elementi che il sign West ha in testa. Ed è un panorama per niente piacevole o accomodante, tutt'altro.

Tanto scomodo che non gli permette di rappare, come è solito fare. No, il rap non è adatto a dei momenti così pessimi. E tanto meno lo sono le atmosfere calde delle produzioni che lo contraddistinguono, magari anche malinconiche, ma che mantengono sempre un certo calore e una certa complicità con l'ascoltatore. Di qui la scelta di un pop elettronico dai suoni si danzerecci, ma dall'atmosfera distaccata e fredda, tanto fredda da non permettere liberamente il canto di Kanye, ma filtrarlo attraverso l'autotune per renderlo ancor più freddo e robotico possibile; elemento in completa opposizione all'808 del titolo, la drum machine di cui il beatmaker/rapper/composer/producer West si è invaghito, dalle atmosfere tribali e selvagge (a tal proposito, una meravigliosa rappresentazione dell'intero disco è data dal video del primo singolo, Love Lockdown, che estremizza proprio quest'opposizione).

Dopo un periodo passato ad ascoltare praticamente solo questo, ho una fiducia nel prossimo album che non sto manco a dire. Già mi piaceva, con questo poi ha fatto il zompo olimpico di qualità.



Download



E tutti a casa.

lunedì 12 gennaio 2009

Daydream Nation

No, per niente.

Mi passava in testa il titolo del celebre disco dei Sonic Youth e l'ho messo, tutto qua.

Purtroppo (?) quello che doveva esser detto sul blog e la sua nascita è stato già detto da Homu, percui attulmente mi trovo senza una minima ispirazione per un intervento decente.

Scusate per i troppi caratteri dell'intervento.

venerdì 9 gennaio 2009

La miniera di piombo



Olè, primo post, primo articolo, come volete chiamatelo.
Questo blog nasce da un'idea (se così vogliamo chiamarla, in realtà era una specie di frase buttata lì a caso) mia e di
Fabrizio, in un pomeriggio uggioso passato davanti al pc invece di uscire con gli amichetti e fare tante cose che sarebbero risultate sicuramente più costruttive.
Ovviamente, visti gli elementi, il forum probabilmente tratterà principalmente di
musica, anche se spesso e volentieri ci saranno commenti relativi ad altro. Chessò, film, libri, fumetti, pensieri random, cose così. Più musica che altro, comunque.

"Perchè
La Miniera Di Piombo?", direte voi. Giustamente, aggiungerei, come nome bello non è. Nome deciso da me deliberatamente, e avallato da Fabrizio senza neanche fare storie (per il mio bene, visto che non penso sarei stato felice di scervellarmi ancora per trovarne un altro).
Perchè?
La miniera è un luogo oscuro, tortuoso, sconosciuto, spesso anche pericoloso. Dal quale, però, spesso ne escono materiali che, se non sono preziosi, lo diventeranno. Materiali spesso lucenti, brillanti, quasi a contrasto con l'oscurità del loro precedente albergo. La miniera, quindi, è un luogo che nonostante le apparenze è ricco, nel quale entri pulito e povero, ma esci spesso si nero di fuliggine, ma anche arricchito, con cose che prima non avevi.
In modo molto, molto presuntuoso, questo sarebbe un pò l'obiettivo del blog, un luogo di scoperta, in un modo o nell'altro.

Però, la miniera è una miniera di piombo.
Bè, il fatto del piombo deriva da una mia semi-fissazione con l'
alchimia, come si può notare anche dalle immagini presenti. Il piombo è proprio il metallo che, secondo la leggenda, si sarebbe tramutato, grazie alla pietra filosofale, da metallo volgare e povero quale è, al metallo perfetto, nobile e prezioso, l'oro.
Quindi, volendo, la miniera di piombo sarebbe un posto nel quale tu entri povero e pulito, e dal quale esci sporco, ma con in mano un materiale che, grazie ad un oggetto sacro (che non sarà la pietra filosofale, ma chissà, potrebbe essere il vostro cervello, per esempio), può essere trasformato nella cosa più bella e perfetta che esista. A voi sta decidere quale sia.

Poi, oh, a me l'alchimia ha sempre affascinato.
Il mio nick, Homunculus, alla fine è da lì che deriva (anche. Non solum sed etiam, per citare una mia professoressa); un risultato dell'alchimia, forse il più intrepido, sacrilego e meraviglioso che esista: la creazione umana.
Del resto, sono convinto che se l'alchimia fosse possibile, la scienza moderna, la fisica, la biologia e compagnia bella, sarebbero solo appendici di qualche corso universitario. L'alchimia è concettualmente troppo oltre qualsiasi scienza moderna, la surclasserebbe senza possibilità di rivolta.
Apparte tutto, questo è quanto. Prima o poi posterà un commento di presentazione anche Fabrizio (si spera).
Nel frattempo, chiudo con una citazione di un verso sussurrato di una canzone di un gruppo che a me sta a cuore un pò troppo, che può aiutare nell'esplorazione di una miniera.
Hold your light where I can see