Rieccoci.
Scusate l'assenza, ma sono sicuro che siete riusciti ad andare avanti con la vostra vita anche senza di me, siamo onesti.
Eccomi qui mentre sto litigando con uno su Twitter perché chiaramente per lui tutta la trap è spazzatura e invece ah signora mia il rock di una volta sì, ti ricordi come erano rigorosi, sobri ed eleganti i nostri idoli? Eh sì signò, quando cera lui potevamo dormire con la radio accesa, meno male che c'è almeno la fantasica Virgin Radio che ci regala le gioie del passato invece dei dispiaceri del tristo presente.
Quanto mi divertono queste cose.
Ad ogni modo, memino d'ordinanza. Questa volta per commemorare insieme quel cialtrone di Manuel Agnelli e la dipartita di Bertolucci. Trovato originariamente qui.
Ora andiamo con la playlist. Per merito della magica Julia (ti voglio un sacco bene e lo sai) la playlist di quesa settimana è totalmente monotematica, e il tema in questione è Giacomino Blake. Che farà un tour tra poco, e io questo tour non lo voglio perdere manco se dovesse scoppiare una guerra nucleare. A patto che sia nei club. Se non è nei club mi tiro fuori come un esperto attore porno.
Due righe buttate lì.
Lui lo amo dalla prima ora. Ricordo che in pieno periodo dubstep cominciò a girare la voce che questo tipo che aveva fatto uscire un paio di ottimi singoli per la Hemlock avesse solo 19 anni e ho pensato "vabbé classico, adesso scompare". E invece poi tira fuori CMYK per la R&S, che è una bombazza incredibile. Qualche mese dopo esce il primo disco. Quando su youtube spuntò il video di The Wilhelm Scream ed ho goduto sessualmente. Poi ho ascoltato il disco e il cazzo mi si è ammosciato da morire, praticamente era un disco indie solo con qualcosa di elettronico dentro. L'ho ascoltato tanto perché volevo provarci e riprovarci, non ci credevo che avesse fatto una cosa del genere, e solo da poco ho fatto pace col primo disco suo. Poi l'ho ignorato completamente. All'annuncio del secondo album non ero neanche granché curioso, sapevo che l'avrei ascoltato perché nonostante tutto il rispetto c'era, però nient'altro oltre al rispetto. Invece dopo qualche ascolto perdo la testa. Overgrown è un disco della madonna, in cui effettivamente continua a fare il cantautore ma tutta la roba elettronica, comprese le sperimentazioni, è esattamente dove deve essere, diventa dominante quando deve diventare dominante e rimane al suo posto quando è altro che deve splendere. Per me Retrograde potrebbe essere la canzone più bella del decennio. Poco tempo dopo l'ho anche visto live, ed è stata una delle esperienze più belle degli ultimi anni, lui è un fenomeno totale, e la situazione nel quale l'ho visto anche era molto molto adeguata alla sua musica. Per dire, quando l'ho visto live la seconda volta apriva ai Radiohead; io e altra gente di DYR eravamo lì gasatissimi (HA FATTO VOYEUR!) e la gente ci guardava straniti vedendo che sapevamo i testi delle canzoni. Uno addirittura ha detto tipo "vabbé, non siete qui per i Radiohead". Che facciamo, glielo spieghiamo adesso che Blake è forse il talento più splendente che abbiamo? O al massimo nella top 3/5. Un tesoro inestimabile. Dispiace per chi se lo sta perdendo.
Le ultime due tracce della playlist sono rispettivamente il primo e l'ultimo exploit. Air & Lack Thereof è dubstep purissima, l'altra è B O H.
Timeless
Lindisfarne II
I Mind
Limit to Yor Love
CMYK
Overgrown
Digital Lion
Voyeur
I Hope My Life (1-800 Mix)
At Birth
Curbside
Love Me in Whatever Way
I'll Stay
Building It Still
200 Press
Modern Soul
Air & Lack Thereof
If the Car Beside You Moves Ahead
Ovviamente, come ogni volta, cliccate su questa frase per essere rimandati direttamente sulla playlist di Spotify, e qui sotto trovate il #LastWeek con quello che ho ascoltato la scorsa settimana.
Adesso cerchiamo di recuperare, un minimo, il tempo perduto in questo bellissimo (per me) mese farcendo questo spazio qui di bonus.
Iniziamo con qualche illustrazione di un tipo giapponese non meglio identificato. Purtroppo non so leggere il giapponese, quindi accontentatevi del fatto che le ho trovate qui.
Toh, un altro giapponese. Anche questo trovato su Twitter, per l'esattezza qui.
Attenzione, contenuto scritto stavolta. Ieri o avantieri (non ricordo bene) è stato l'anniversario della trasmissione dell'Unplugged dei Nirvana. The Ringer ne ha fatto una oral history davvero bella. Non è una lettura velocissima, però sicuro non è qualcosa che come chiudete la scheda dimenticate. Cliccate qui e divertitevi.
Lo so che sto diventando stressante con 'sti giapponesi, però Shintaro Kago è Shintaro Kago. E quando pubblica su Twitter cose di questo calibro, io le metto qui.
Questa mi ha fatto molto ridere quando l'ho vista la prima volta e continua a farmi ridere adesso.
La società del 2018 è molto bella. Procuratrice di questo divertimento, la sempre ottima Alessia.
Cose un po' dark. Trovato qui.
La glitch art mi è sempre piaciuta. Chissà perché. E questa non fa eccezione.
Chissà se quest'opera di Maria Szollosi Tumblr la lascerà stare o no.
Questo Jeremy Mann sa dipingere. O magari qualcuno su twittere dirà che aaaaah ai tempi miei i pittori non usavano l'impressionismo, sappiamo tutti che l'impressionismo è l'autotune della pittura!. Anyway, questa è la fonte.
E non mi faccia parlare del cubismo signò per piacere eh che entriamo in una valle di lacrime come quel personaggio del Grande Lebowski. Fonte.
Queste foto, di per sé già abbastanza desolanti, hanno molto probabilmente le ore contate. Però comunque grazie a Daniel Korjonov, che sono sicuro non avrebbe dormito senza il mio riconoscimento.
"Perché secondo te se faccio foto che metto su Instagram non sono un vero fotografo?" Scrive ed esegue Heather Sten. Fonte.
Per chiudere, con questo tweet facciamo la conoscenza di Capito, che interpreta L'Amore.
L'abbiamo sfangata. Dai che si avvicinano le vacanze e potremo stare, chi più chi meno, tutti sotto il piumone a fare le cosacce al caldo. A lunedì prossimo.