mercoledì 25 novembre 2015

Youtuber italiani, perché? Perché?

Beh dai, pensavo fosse passato molto più tempo, invece neanche 3 mesi. Si potrebbe quasi dire che stia diventando prolifico. Ci fossero più pomeriggi liberi dall'università e questo stesso freddo e questa stessa voglia di non fare un cazzo e vedi come aumenterebbero i post. Ma giriamo questa pagina buia dell'internet.
Niente, volevo relegare questa cosa ad un tweet ma poi ho capito che non sarebbero bastate 2 o 3 semplici mie risposte, ed ho deciso di usare il blog; potrebbe uscirne un post abbastanza veloce, snello e pieno di lamentele.

Un tizio amerrecano (vai a capire chi) ha postato questo video alla fine di un tweet (vai a capire quale) e me lo sono visto, all'oscuro della durata.


È tuttavia necessaria una premessa. Tale premessa è che io odio profondamente gli youtuber. Tutti quelli che ho mai guardato mi sono risultati alla meglio noiosi, alla peggio repellenti. Ora, è anche vero che visti gli inizi non ho tutta questa cultura nell'ambito e non è che me li sia proprio girati tutti (pensate che ancora devo guardare The Lady, di cui tutti parlano come Il Secondo Avvento Di Cristo), però più o meno so quali sono i più famosi, i più visti e cose del genere. O quantomeno, so quali sono quelli che rispondono a queste caratteristiche e non sono gameplay in cui il tipo urla durante i videogiochi di paura (ma ci sono così tanti Silent Hill o ci sono solo molte più fighette con una webcam? A qualcun altro l'ardua sentenza).
Ora, io sarei il primo ad essere interessato ad un buon canale di recensioni di fumetti, o di film, o di serie tv, o di boh, cucine del mondo o qualcosa del genere. Perché poi gli unici canali che mi interesserebbero sarebbero cose di questo genere, onestamente. Però tutti quelli che ho girato hanno tutti le stesse caratteristiche, quasi copiate con la carta carbone.

In primis, l'incompetenza. Nel senso, non dico che tutti devono lanciarsi nella critica solo dopo 15 anni di letture eclettiche, attente e critiche per poter dare giudizi seri e ragionati, ma neanche lanciare giudizi quando si è nati e cresciuti a pane e Naruto. E per "nati e cresciuti" intendo cresciuti nel senso vero del termine, roba che a 20-25 anni leggi ancora 'ste fesserie pensando che siano quanto di meglio l'industria ti può offrire. È il grande problema della libertà d'opinione, e penso che tutti ultimamente abbiamo avuto con questa i nostri problemi quando abbiamo visto tutta la gente che pregava per Parigi. Come al solito. Quindi, dicevo, non solo questi cretini ti si piazzano davanti allo schermo dicendoti che Naruto o il prossimo film di Star Wars sono la cosa più bella che poteva capitare alle rispettive arti, facendoti rivedere la tua posizione su uno dei diritti inalienabili dell'uomo, ma poi ci si mettono anche le varie aziende/editori/quel-che-è, pagando questo o quello per dare giudizi buoni sulla serie X e spalare merda sulla serie Y. Chiaramente questo è un riferimento tutt'altro che casuale a cavernadiplatone, youtuber di fumetti, che afferma (pare, mi è stato riferito) che Naruto sarebbe meglio di One Piece perché i sentimenti ivi espressi siano molto più falsi e "inverosimili" rispetto al competitor targato Panini Comics. Beh certo, come si fa a piangere per la storia di uno scheletro vivente?, molto più credibile un bimbo che mena fulmini dalle mani. Oltre al fatto che la pretesa che un essere senziente possa anche per un secondo ritenere Naruto più bello, appassionante e ben costruito di One Piece è ridicola, se non proprio fantascientifica. E poi, com'è che tutti questi splendidi youtuber appassionati di cinema non recensiscono mai un film vecchio e parlano per minuti e minuti di un trailer di pochi secondi? Sarò malizioso io, magari, vai a capire.
Poi l'altra roba che veramente mi fa girare gli ingranaggi è la struttura. S E M P R E L A S T E S S A O G N I V O L T A. Ogni volta. Ogni. Cazzo. Di volta. Prima parliamo dettagliatamente della trama, così, per estinguere quell'ultimo briciolo di curiosità che ti possa spingere a leggere/guardare quel prodotto. Anzi, ti parlo della trama fino a 10 pagine/minuti dalla fine. Così sei libero di scoprire il finale, non c'è bisogno di fare spoiler alert, tutti odiano quando ti svelano il finale. Magari ti sveliamo anche il cambio di trama improvvisa di Psycho o di Kill La Kill ma ATTENZIONE, mica ti stiamo fottendo il finale. Poi dopo la trama bisogna parlare dei disegni, dicendo solo se sono belli o brutti (perché mica ti leggi un fumetto coi disegni brutti, no?), poi dell'edizione in cui è uscito, e poi alla fine un giudizio che non può non essere sbrigativo. Sostituire i disegni con la regia (e vorrei capire come la giudicano) e la recitazione. Addirittura ci sono dei fenomeni che giudicano la recitazione di una serie doppiata. Maestri veri della cultura.
E poi l'altro grosso problema è il format. Praticamente in quasi tutti questi video ci sono questi fenomeni, nelle loro camerette (illuminate chi bene chi meno bene, per così dire) che parlano di questo o di quello, ogni tanto tagliando qualcosa che non andava bene, ogni tanto facendo un copincolla di qualche frammento simpatico tipo Le Iene. Cioè, uno per sostenere un quarto d'ora davanti al pc a guardare la tua faccia di culo deve avere un incentivo. Gli stand-up comedian lo fanno, ma perché hanno davvero del talento nel fare questo tipo di cose, i grandi intellettuali/artisti lo fanno, ma un Dario Moccia che cosa può avere di così tanto interessante da dire? Addirittura Jonathan Franzen non è stato più di 6 minuti da Stephen Colbert. Nome piccolo, ma rende bene. C'è chi non ti tiene per più di 6 minuti e chi fa video di xmila minuti. Poi c'è anche la storia che questa gente generalmente non ha più di ventix anni (dove a x corrisponde un numero sotto il 5), quindi più o meno della mia generazione, ed è cresciuta con troppi cartoni animati di Italia 1 e probabilmente pochi cartoni marci (come direbbe il mio amico Andrea) da rete locale e, soprattutto, poco tempo per strada con gente che qualche anno dopo avrebbe avuto una fedina penale ben più sporca della tua. Sembrano tutti usciti dalla sala di doppiaggio, hanno gli stessi tic degli attori da prima serata su RaiUno e le stesse inflessioni della voce. Che cosa dovrei stare guardando?, una persona che parla o una puntata doppiata di The Walking Dead (il cui doppiaggio è veramente obbrobrioso)? Cioè, non solo i contenuti e il format sono sempre uguali a loro stessi o comunque inadeguati, ma ora anche la forma? Ma dai. Ma trovatevi un modo serio di fare i soldi.
Ed è per questo che il video che ho postato all'inizio mi è piaciuto. Oddio, piaciuto, diciamo che non mi ha fatto chiudere la scheda sospirando "ma vaffanculo", sarà perché l'avevo già visto da qualche parte che faceva qualche altra cosa. Perché è riuscito a farti mantenere vivo l'interesse, non ti ha fatto distrarre, ha trovato modi di raccontarti una stupidata in maniera simpatica. Cambia telecamera, mette le schermate con le scritte, fa i disegni ripresi dall'alto come i video "istruttivi" dell'Isis e della Siria. È capace. Si sforza. Sa che lui da solo non è capace di rivolgersi ad altre persone oltre alle sue fan dodicenni invasate (ne avrà anche lui, dai. Ci sono dodicenni che urlano per quelli usciti da X Factor, figurati se non ne ha lui), quindi cerca di darti non dico dei contenuti, ma almeno delle forme belline. Anche quel cialtrone di Anthony Fantano fa lo stesso, nonostante il format sia quasi lo stesso degli italiani da cameretta + webcam del portatile. Ecco, l'unico canale che più o meno elude da questo tipo di logica è quello dei The Pills, che cerca di andare un attimo oltre la recita scolastica, sia nella forma che nei contenuti. Poi ogni tanto magari ci ricascano anche loro, ma alla fine va bene, se avessi voluto vedere una cosa sempre fuori dagli schemi e sempre eccezionale mi sarei visto di nuovo Le conseguenze dell'amore o qualche episodio di Louie.
A conferma di ciò, ogni volta che su facebook o twitter (o addirittura nel mondo vero) mi lancio nel nobile sport della bestemmia agli youtuber, arriva sempre qualche fenomeno che dice "vabbé sì, però non fare di tutta l'erba un fascio, ci sono pure quelli bravi". Puntualmente rispondo "e fammi qualche esempio, allora" e, altrettanto puntualmente, non ricevo mai un nome. COINGIDENZE? IO NON GREDO!!1!!
Poi certo, meglio questa gente dei video sul complottismo (che per altro raccoglie numeri impressionanti e questa cosa mi fa straridere).
E quindi niente, questo è.